EDUCAZIONE – Pienone a Cucciago per l’incontro col professor Daniele Novara

martedì, 7 maggio 2019

CUCCIAGO - “A volte le sedie aiutano a capire – commenta Enrico Molteni, assessore all’Istruzione di Cucciago –: abbiamo dovuto aggiungere le ultime 30 disponibili rastrellando le aule quando i partecipanti, entrando, cominciavano a occhieggiare per un posto qua e là nel salone, tra le 170 ormai quasi tutte occupate da chi aveva avuto la buona idea di arrivare in anticipo”. La sera di venerdì 3 maggio, a Cucciago, nella Scuola dell’Infanzia, era ospite Daniele Novara, uno dei nomi di maggior rilievo nel panorama della pedagogia italiana degli ultimi trent’anni, per un appuntamento, organizzato col titolo “È questione di educazione”, pensato soprattutto per insegnanti e genitori.

Non ci si attendeva la gran folla pur immaginando che la fama del relatore avrebbe fatto certamente da richiamo, pur sapendo che le insegnanti della scuola per l’infanzia avevano fatto da cassa di risonanza, tra colleghe, colleghi e famiglie, e che i libri di Novara sono noti anche al grande pubblico per contenuti e per i titoli accattivanti con cui vengono proposti da Mondadori; tra gli altri Urlare non serve a nulla, Punire non serve a nulla, Litigare fa bene, Non è colpa dei bambini.

Proprio da Non è colpa dei bambini ha preso le mosse la lezione/conferenza (un po’ spettacolo). Novara ha sostenuto che nel raccordo tra scuola e famiglia il tema dell’educazione viene spesso stravolto o almeno deviato prendendo la scorciatoia della “certificazione” medica che documenta o sostiene “un disagio purchessia”: di fronte a un bambino che a scuola è irrequieto, distratto, un pochino aggressivo, magari infelice, “si sceglie la strada del neuropsichiatra” – ha affermato, non senza battute brillanti ed esempi a tema il relatore – e non ci si pongono invece alcune domande fondamentali che portano, o almeno porterebbero l’attenzione su molti aspetti della vita, in famiglia, a casa, che coinvolgono il bambino determinando anche quei comportamenti”.

Non è colpa dei bambini se si trovano ad essere “l’amore di mamma” o ad avere il babbo trasformato in una sorta di privilegiato compagno di giochi; non è colpa dei bambini se non viene data loro l’abitudine di dormire nel loro lettino; non è colpa dei bambini se vengono coinvolti – senza attenzioni che li pongano al riparo – in situazioni di crisi che si instaurano tra adulti dentro casa. I comportamenti e le situazioni problematiche sono stati raccontati, puntualizzati in sequenza, nel corso delle età (dalla prima infanzia all’adolescenza) e riportati all’interno di relazioni famigliari in cui gli adulti fanno sempre meno l’adulto per diventare “marmocchio col marmocchio, adolescente con l’adolescente e così via…”, oppure, a rovescio, trattando il bambino come un adulto “al quale spiegare…” (magari che babbo e mamma non si amano più).

Slide, commenti, racconti e battute hanno portato l’attenzione su un quadro d’insieme che Novara ha definito – riprendendo un editoriale della rivista “Conflitti” del suo Centro Psicopedagogico – “di una fragilità che non è mai appartenuta alle generazioni precedenti (di genitori): ansia e disorientamento, dilemmi, totale immedesimazione emotiva con il vissuto dei figli”, sino ad una grave “incapacità educativa che è una vera novità storica”. Un problema grande: un racconto che ha fatto presa sull’uditorio composto da moltissimi genitori coinvolti e partecipi, che hanno anche ben recepito l’altra indicazione proposta da Novara: “Le vie da cercare non muovono verso un ritorno all’antico ma verso la costruzione di buone relazioni, a ruoli definiti e positivi, nei nuclei famigliari, poi tra famiglie e scuole, poi e soprattutto, tra adulti che diventano capaci di comportarsi da adulti e bambini, ragazzi, adolescenti aiutati a crescere ma anche lasciati crescere”.

“C’è bisogno di educazione e c’è bisogno di ragionarci tutti insieme – ha commentato ancora Enrico Molteni – anche cercando di avere un buon fondamento scientifico: ce lo hanno detto il docente di pedagogia e 180 e più adulti che ci sono comparsi in sala. Per questo col professor Novara, a fine incontro, abbiamo cominciato a ipotizzare anche a Cucciago “La scuola dei genitori”, una sua iniziativa già sperimentata in alcune città italiane che diventerà parte delle iniziative dell’autunno e della prossima primavera ci si dedicherà alla storia delle scuole per l’infanzia che da 115 anni sono attive a Cucciago”.

 

CUCCIAGO – Per i 115 anni dell’asilo anche un convegno con Daniele Novara

 

 

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