DI GREGORIO – La destra chiude l’asilo Colibrì per coprire la sua inettitudine

mercoledì, 17 luglio 2019

Nella giornata di ieri ho presentato un’interrogazione all’assessore comunale sulla chiusura dell’asilo nido Colibrì.

La contabilità burocratica cui la Giunta comunale fa riferimento per dissimulare la propria responsabilità è un modo per distogliere l’attenzione della pubblica opinione su un fattore molto preoccupante: la chiusura di uno dei tre centri di cura e attenzione per i bambini 0-3 anni nella città Di Cantù.

Una cittadina di 40 mila abitanti come Cantù ha attualmente 104 bambini in carico ai propri asili nidi, meno dell’11 per cento dei bambini cittadini di età corrispondente. Siamo a percentuali simili a quelle della città di Reggio Calabria.

E di fronte a dati tanto sconfortanti, la Giunta cittadina risponde contabilizzando percentuali e dati assai poco significanti. Anzi, pur di coprire la propria inettitudine, si aggrappa a una clausola di controllo finanziario che è stata immessa nel decreto Asili Gratis della giunta lombarda sin dal 2017. In essa si dice che i bambini in carico al servizio non possono aumentare del 10% annuo. Ma se tale clausola fosse stata applicata anche solo quest’anno, sarebbero 115 e non 104 i bambini in carico al sistema asili canturino.

Risulta evidente che non è così che si può affrontare un tema tanto importante, bensì cambiando completamente e radicalmente politica: si smetta di investire, ad esempio, risorse pubbliche per acquistare inutili e costosi sistemi di videosorveglianza (che non servono quasi a nulla, così congegnati) e si spenda sul sociale.

Ne guadagnerebbe la cittadinanza e persino l’immagine di una Giunta di destra che avrà a proprio carico, al contrario, come suo primo gesto concreto, la chiusura di un asilo nido.

Filippo Di Gregorio
Consigliere comunale
Partito democratico

 

 

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