RECUPERO SEMINTERRATI – Il consigliere Novati: “Sottoterra solo morti o santi”

mercoledì, 1 novembre 2017

CANTÙ – In ottemperanza alla legge regionale 7/2017 – che regola il recupero dei vani e dei locali seminterrati esistenti per fini residenziali o commerciali - ogni Comune avrà la facoltà di escludere dai propri territori tutte le aree in cui non si potrà applicare la norma, tutte quelle aree che, per motivazioni diverse – dal rischio idrogeologico alle esigenze di natura paesaggistica – non potranno essere interessate a interventi di recupero di vani o locali interrati.

Il tema riguarda da vicino anche Cantù: nel corso dell’ultimo consiglio comunale, infatti, l’assessore all’urbanistica Alice Galbiati ha presentato un’interessante mappa della città, una planimetria che riporta tutte le aree di Cantù in cui non sarà possibile recuperare i seminterrati per fini abitativi o commerciali.

A parte il dedalo di vie che circonda piazza Garibaldi, la quasi totalità di Cantù è esclusa dagli interventi di recupero. Alcune parti di Fecchio e di Vighizzolo sono state escluse per la potenziale presenza di falde sospese – “interventi ammessi previa verifica di compatibilità idrogeologica”, come si legge nella legenda della mappa –, mentre gran parte di Mirabello è stata esclusa a causa dei rischi legati agli allagamenti.

In consiglio comunale, al termine della presentazione dell’assessore Galbiati, il tema del recupero dei seminterrati ha dato vita a un vivace dibattito tra il consigliere indipendente Alberto Novati, ex candidato sindaco per Vola Cantù, e l’architetto Giuseppe Ruffo, uno degli autori della planimetria.

“Sono allibito – ha dichiarato energicamente Alberto Novati; - Chi andrà ad abitare sottoterra, se non gli immigrati? La conquista dell’edilità nordeuropea è stata quella di inventare il fuori terra, e qui la stiamo deliberatamente negando: sottoterra ci vanno soltanto i morti o i santi”. La risposta dell’assessore Galbiati non s’è lasciata attendere: “La legge regionale ha dato la possibilità ai Comuni di deliberare gli ambiti esclusi, gli ambiti nei quali non si potrà andare ad abitare. E la maggior parte di Cantù, come si evince dalla planimetria, è esclusa”.

Una certa avversione nei confronti della legge regionale è stata manifestata anche dal consigliere Gianpaolo Tagliabue, ex candidato sindaco per il Movimento 5 Stelle. Nonostante avesse preso parte alla stesura della planimetria, il grillino ha voluto esprimere “dubbi e contrarietà” sull’eventuale recupero dei seminterrati. “Abbiamo collaborato alla stesura della mappa perché vogliamo che il territorio sia salvaguardato, ma la legge regionale presenta delle evidenti criticità. Noi non vogliamo interrati”, afferma Tagliabue.

 

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