BASKET CANTÙ – Squadra di MVP, i numeri di tutti i protagonisti di Assago

martedì, 7 gennaio 2020

CANTÙ - La S.Bernardo-Cinelandia si gode il miglior risveglio possibile nel giorno dell’Epifania: è dolce infatti il sapore del buongiorno, nel post derby vinto contro Milano, perdipiù in casa avversaria, un fatto che non accadeva da ben sette anni. Prima di quello di domenica, 89-83 il finale per Cantù, ultimo successo canturino in un derby al Mediolanum Forum di Assago risaliva al 6 gennaio del 2013. E ironia della sorte, in quel derby vinto da Cantù per 84-76, tra le fila biancoblu figuravano i 14 punti realizzati da un certo Jeff Brooks, attuale ala forte dell’A|X Armani Exchange che, tuttavia, nella stagione 2012-’13 faceva le fortune dell’allora Cantù guidata in panchina da coach Andrea Trinchieri.

Oggi, esattamente sette anni dopo, il palcoscenico e gli applausi sono tutti per la formazione allenata da Cesare Pancotto, magistrale e sapiente per come ha saputo condurre i suoi giocatori al colpaccio nel diciassettesimo turno di LBA, il risultato di giornata meno pronosticabile e più bello. Tanti meriti vanno attribuiti al coach di Porto San Giorgio, vero comandante di una squadra giovanissima composta perlopiù da giocatori esordienti.

Dietro al successo canturino ci sono altri due volti principali, quelli di Wes Clark e Jason Burnell. Per le statistiche sono loro i due MVP del match: uno top scorer della gara insieme a Luis Scola, Clark (21 punti per lui con tanto di canestro realizzato da oltre la metà campo difensiva nel quarto quarto), e l’altro, Burnell, autore di una favolosa doppia doppia da 14 punti e 11 rimbalzi. Peraltro gli 11 rimbalzi sono per il rookie classe ’97 nuovo record personale nel campionato italiano. Performance totale quella di Burnell che, oltre a punti e rimbalzi, ha saputo mettere insieme anche 2 recuperi, 1 stoppata e 2 triple a segno su 3 tentate, per un totale di 26 alla voce della valutazione individuale.

Ma nel grande successo esterno in casa dei rivali di sempre dell’Olimpia non ci sono solamente le firme di Clark e Burnell, sono tanti gli attori protagonisti del 168esimo derby della storia tra Cantù e Milano, come nelle più classiche vittorie di squadra. A loro, infatti, si aggiunge anche Joe Ragland, autore – seppur non al top della forma – di una super prestazione da 11 punti, 6 assist e 5 rimbalzi, in soli 25’. Un discorso simile vale anche per Jeremiah Wilson, il quale, nonostante una serie di falli nel primo tempo, è riuscito ugualmente a incidere, tenendo il sangue freddo nel quarto e ultimo periodo e mandando così a bersaglio anche la “bomba” pesantissima del 72 pari. Per lui, prima di essere costretto a uscire per cinque falli, ben otto punti a referto, in appena 14’ di impiego.

Proprio le triple di Wilson (2) e quelle di capitan Andrea La Torre - altro protagonista per certi versi inatteso - sono l’emblema della serata magica di Cantù che, nella stagione 2019-2020 non aveva mai tirato così bene da oltre l’arco. Le 13 triple mandate a segno sono infatti un nuovo record stagionale per la compagine di coach Pancotto. Decisivo da oltre l’arco lo è stato anche l’altro Andrea e l’altro ex milanese, Pecchia, indemoniato nei minuti finali di gara e decisivo quasi al pari di Clark e Burnell. Per il prodotto del vivaio dell’Olimpia saranno 6 i punti e 5 i rimbalzi al termine della gara, con una “bomba” pesantissima nel finale che ha dato fiducia a tutta la squadra, oltre a una serie di giocate difensive importanti.

Come importanti sono stati anche gli 8 punti a cavallo del secondo e del terzo periodo di Cameron Young, altro rookie della S.Bernardo-Cinelandia, prezioso mentre i padroni di casa tentavano di rimontare le dodici lunghezze di scarto dell’intervallo lungo. A proposito di rookie, impossibile non menzionare la prestazione di Kevarrius Hayes che, per tutto il match, ha battagliato in area con grande coraggio contro Paul Biligha e il possente centro lituano Arturas Gudaitis, vincendo più di un duello.

Tanta sostanza e tanta difesa per “Spidey” Hayes che, oltre ai 15 punti finali con 5 su 7 da due, ha aggiunto al tabellino anche 2 incredibili stoppate, specialità che lo vede primeggiare in LBA sin dall’inizio del campionato. Sostanza e difesa che fanno rima anche con la già citata prestazione sorprendente di capitan La Torre, molto solido nella metà campo difensiva e pungente in quella offensiva quando chiamato in causa. Il numero undici in maglia biancoverde ha infatti saputo prendersi, e mandare a bersaglio, entrambe le triple tentate. Un 2/2 da tre pesante, specie il “missile” scagliato allo scadere del primo periodo che al 10’ ha permesso a Cantù di chiudere in vantaggio la prima frazione per 22-19.

In conclusione, un altro MVP, il decimo: il pubblico canturino, essenziale e decisivo anche dai lontani spalti del settore ospiti del Forum. Il popolo biancoblu ha letteralmente trascinato e condotto gli uomini di coach Pancotto alla strepitosa vittoria nel derby.

 

 

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