LEGNO/ARREDO – Il polo lombardo va a gonfie vele ma il futuro è nell’innovazione

mercoledì, 16 ottobre 2019

CANTÙ – Il polo lombardo del legno-arredo, di cui Cantù è una componente essenziale, sta vivendo un momento estremamente positivo, in particolare grazie alla sua capacità di generare surplus commerciale – pari a 1,6 miliardi di euro, un quinto del totale italiano – e per il suo grado di apertura verso nuovi mercati stranieri, in particolare verso nazioni come Cina e Stati Uniti, alle quali è legata una buona fetta delle sue esportazioni, nel breve e nel lungo periodo.

Di tutto ciò si è discusso nella giornata di ieri a Lentate sul Seveso, all’interno del Polo formativo del legno arredo, in occasione di un incontro organizzato da Intesa Sanpaolo con l’obiettivo di analizzare lo stato attuale e le prospettive future della filiera del legno lombardo.

Dalle analisi presentate, emerge che le esportazioni del polo lombardo del legno arredo, tra il 2008 e il 2018, hanno registrato un aumento del 20,7%, in particolare grazie agli straordinari risultati legati all’export verso la Cina (+176 milioni) e Stati Uniti (+104 milioni). Tra i diversi distretti del legno-arredo, inoltre, il polo lombardo è quello che ha incrementato maggiormente i propri orizzonti, aumentando la distanza media delle proprie esportazioni a 4.278 chilometri, 1.234 in più rispetto al 2008. La filiera lombarda si segnala anche per la sua grande capacità di generare valore aggiunto locale, come testimoniato dalle ridotte distanze medie di fornitura tra i diversi distretti del Nord.

Secondo una stima di Intesa Sanpaolo, tra il 2017 e il 2022 l’export italiano della filiera del legno-arredo potrà aumentare ancora, raggiungendo un valore di 700 milioni di dollari. Per la salute del settore, molto dipenderà dalla capacità dei singoli produttori di intraprendere il percorso dell’innovazione, investendo adeguatamente nelle strategie commerciali strutturate e nell’e-commerce, ma anche rivisitando le procedure di assunzione, tuttora legate a metodi informali. Al momento, l’industria italiana del mobile genera un fatturato di 23 miliardi di euro, ed è il quarto settore nazionale per avanzo commerciale (7,6 miliardi di euro nel 2018).

Grazie all’accordo raggiunto negli scorsi mesi con Federlegno, Intesa Sanpaolo metterà a disposizione un miliardo di euro per sostenere gli investimenti nei processi di innovazione e di economia circolare delle diverse imprese legate alla filiera del legno-arredo.

“L’industria del mobile è un settore fondamentale per l’economia del nostro Paese e per il tessuto produttivo della Lombardia e l’incontro di ieri rappresenta un importante momento di confronto e di condivisione di esperienze su tematiche chiave per la sua crescita: sempre più cruciali sono i temi dell’economia sostenibile e del capitale umano in chiave 4.0 – afferma Gianluigi Venturini, direttore regionale Lombardia di Intesa Sanpaolo; - Il settore ha una grande capacità attrattiva sugli investitori stranieri grazie alla forza del “Made in Italy” e in questa fase di rallentamento economico è fondamentale cogliere le diverse opportunità. Il nostro ruolo è quello di affiancare le imprese del “sistema casa” lombardo nei progetti di innovazione e sostenibilità, espansione sui mercati esteri, sviluppo delle filiere e circular economy avvalendoci anche delle competenze specifiche del nostro Innovation Center”.

 

 

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