CANTÙ - Circa seicento musulmani questa mattina si sono ritrovati per la festività del Sacrificio, attraverso la quale si ricorda Abramo, capostipite delle tre religioni monoteistiche, che invece del figlio sacrificò a Dio un montone.
I membri della comunità islamica locale si sono ritrovati dalle 7 alle 9 in via Milano 127, nell'immobile dove il sindaco Edgardo Arosio aveva esplicitamente vietato di celebrare il rito religioso.
"Non osino sfidarci" era stato l'avvertimento della nuova amministrazione canturina. I credenti hanno invece scelto di celebrare la ricorrenza nell'immobile in cui "non si può pregare".
Se alle parole Arosio darà seguito coi fatti c'è da aspettarsi l'intervento del Prefetto e della Procura.