AMARCORD – Cantù: 25 anni fa l’indimenticabile conquista della Korac

martedì, 29 marzo 2016

Biglietto partita

Il biglietto originale della finale di ritorno al Pianella con gli autografi di Mannion, Marzorati, Gianolla, Bouie, Gilardi e del presidente Aldo Allievi

CANTÙ - Sarà stata la Pasqua, o magari la non eccellente prestazione della squadra di sabato sera. Certo è che è passato un po' in sordina un anniversario importante, quello dei 25 anni dalla conquista della Coppa Korac da parte della Pallacanestro Cantù. Di fatto l'ultimo trofeo internazionale vinto dalla formazione brianzola, che, doveroso ricordarlo, rimane una delle più titolate in Europa.

Una "città in festa, come quando il Napoli vince lo scudetto" ha ricordato Andrea "Rambo" Gianolla, in una intervista di pochi giorni fa al Canturino. E quel 27 marzo del 1991 fu davvero così. La squadra allenata da Fabrizio Frates conquistò la Coppa Korac al termine di un doppio tiratissimo scontro con il Real Madrid.

Cantù Coppa Korac 1991 1

La squadra che conquistò la Coppa Korac 1991

La Shampoo Clear - il nome dello sponsor di quella stagione - aveva superato, nell'ordine, il Sam Massagno (Svizzera), nel turno preliminare e il Vojvodina Novi Sad (Yugoslavia) nel primo turno; nella fase a gironi chiuse al primo posto nel suo gruppo davanti a Real Madrid, Panathinaikos (Grecia) e Trane Castors Braine (Belgio).

Nei quarti di finale i brianzoli si sbarazzarono del Cibona Zagabria (Yugoslavia) e in semifinale dei francesi del Mulhouse.

Si arriva così alla finalissima contro il Real Madrid. L'andata fu disputata nella capitale spagnola, con la vittoria dei canturini di due punti (71-73). Un match in cui la Clear era stata in vantaggio anche di 9 punti e dai connotati drammatici: l'allenatore della squadra locale, Ignacio Pinedo, fu colpito da un infarto proprio sotto gli sguardi dei giornalisti giunti dall'Italia, che erano posizionati vicino alla panchina dei madrileni. Il coach 66enne non si sarebbe più ripreso. La sua scomparsa nell'agosto dello stesso anno.

Cantù Coppa Korac 1991 Marzorati

Pierluigi Marzorati e il trionfale giro di campo con la Coppa Korac

Il ritorno al Palasport Pianella rimane un ricordo epico. Cantù aveva anche un brutto fantasma da scacciare, quello della finale di Coppa Korac persa due anni prima con il Partizan Belgrado. L'allora Wiwa Vismara guidata da Carlo Recalcati aveva vinto di 13 punti al palasport Pianella (89-76), ma nella capitale yugoslava fu costretta a cedere (101-82) nel ritorno a quello che era un vero squadrone, visto che il Partizan schierava gente come Vlade Divac (salutato da una standing ovation alla sua uscita dal campo a Cucciago), Predrag Danilovic, Aleksandar Djordjević, Zarko Paspalij. Tanto per citare i più forti.

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Maglia e sciarpa "targati" Shampoo Clear della stagione 1990-1991 di recenti esposti alla mostra di cimeli per la Giornata del Fai a Sant'Ambrogio

E per certi versi la situazione stava per ripetersi: quel 27 marzo Cantù partì male e, pure con Beppe Bosa infortunato, i brianzoli si ritrovarono sotto all'intervallo per 37-45. I brianzoli, ad un certo punto, erano sotto di 18 punti, ma, quando tutto pareva perduto, ci pensò l'americano Pace Mannion a prendere in mano la squadra e a riportare sotto la Clear.

Mannion Bosa

Un anno fa i protagonisti della vittoria in Korac si sono ritrovati al Pianella. Nella foto, Pace Mannion e Beppe Bosa

Una sfida sull'orlo della tensione, in cui era vietato sbagliare, sempre sul filo dell'equilibrio. Talmente equilibrata che ai tempi regolamentari Madrid era avanti di due punti (77-79) e toccò andare ai supplementari.

Nell'over time il testa a testa fu fino ai secondi finali e ai tiri liberi di Davide Pessina, che siglò il definitivo 95-93 per Cantù la conquista di quella Coppa Korac che due anni prima era sfumata sul filo di lana di fronte a una super squadra come il Partizan. E poi fu davvero festa, con l'invasione di campo dei tifosi di casa e la festa con Pierluigi Marzorati che fece il giro di campo con il trofeo, che per lui sarebbe stato l'ultimo, visto che al termine di quella stagione si sarebbe ritirato.

Gilardi Rossini Pessina

Un'altra immagine della reunion al Pianella con Angelo Gilardi, Alberto Rossini, Davide Pessina

Un ricordo indimenticabile per chi c'era. E gli appassionati di basket ricorderanno che il giorno dopo il Pianella ospitò un'altra finale: la Comense di basket femminile giocò per la Coppa Ronchetti contro il Gemeaz Milano. Le nerostellate dovettero però assistere alla festa delle avversarie: il Gemeaz aveva vinto all'andata per 94-76 e alle lariane non bastò il 69-58 del ritorno.

Rossini Mannion Gianolla

Da sinistra, Alberto Rossini, Pace Mannion, Andrea "Rambo" Gianolla

Per la palla a spicchi comasca sarebbe stata una fantastica doppietta.

Tornando a Cantù vale la pena ricordare la rosa della squadra che vinse:  Silvano Dal Seno, Alessandro Zorzolo, Giuseppe "Beppe" Bosa, Davide Pessina, Andrea "Rambo" Gianolla, Angelo Gilardi, Alberto Rossini, Roosevelt Bouie, Pace Mannion e il capitano Pierluigi Marzorati. Allenatore era Fabrizio Frates (assistente Bruno Arrigoni), direttore sportivo Gianni Corsolini, presidente Aldo Allievi.

Radivoj Korac

Radivok Korac, a cui era stata dedicata la Coppa Korac

Coppa Korac

La Coppa Korac

Un ultimo pensiero per Radivoj Korac, a cui era stata dedicata la coppa. Era un fortissimo cestista yugoslavo nato nel 1938 e morto nel 1969 per un incidente stradale. Di fatto considerato il migliore cestista del suo Paese negli anni '60. Giocò anche in Italia, a Padova. Il disegno del trofeo - disputato dal 1972 al 2002 - con un pallone spezzato, rappresentava la vita del giocatore, scomparso prematuramente. Il giorno della sua morte, il 2 giugno, in Serbia non vengono disputate partite di basket. Una scelta che ancora oggi viene rispettata.

il Canturino NEWS - supplemento quotidiano a Lario News, testata giornalistica registrata (Tribunale LC n. 234/2015)