CRIMINALITÀ – Traffico di rifiuti e false fatturazioni: maxi-operazione a Rovellasca

lunedì, 11 ottobre 2021

ROVELLASCA - Traffico illecito di rifiuti, bancarotta fraudolenta e false fatturazioni: sono questi i reati di cui sono accusati quattro cittadini sotto misura cautelare, scovati nell'attività investigativa "Terre Fantasma", condotta da Carabinieri e Finanzieri del Comando Provinciale di Como. In due sono finiti agli arresti domiciliari, mentre per i restanti due un obbligo di dimora ed un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Le indagini hanno permesso di delineare un disegno criminoso finalizzato all'emissione e all'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, idoneo a celare lo svolgimento di una illecita attività di smaltimento e riutilizzo di rifiuti. Le attività, sin dalle prime fasi investigative che hanno avuto inizio nel novembre 2018, hanno riguardato un sito di frantumazione rifiuti edili, operante nel Comune di Rovellasca, dove erano stati sversati, abusivamente, circa 16.500 metri cubi di rifiuti speciali non pericolosi prodotti presso cantieri edili di diverse province lombarde, che venivano triturati in un impianto, peraltro sprovvisto di autorizzazione, e rivenduti come materiale da costruzione privo delle prescritte certificazioni.

È risultato che il materiale così rigenerato sia stato peraltro utilizzato per la realizzazione di diverse opere pubbliche e private. Le indagini, svolte attraverso numerosi servizi di appostamento e pedinamento, documentati con filmati, escussioni testimoniali, accertamenti documentali e di riscontro, hanno mostrato 3.468 episodi di scarico di rifiuti, facendo emergere così un volume di affari
assolutamente imponente.

Le operazioni di illecito smaltimento e riutilizzo dei rifiuti speciali venivano poi mascherate dietro l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, al fine di non tener traccia di transito, trasporto e riciclo dei rifiuti edili conferiti e per consentire ai soggetti conferitori di poter evadere le imposte rispetto ai costi sostenuti di illecito smaltimento, operazione che, diversamente, avrebbero potuto effettuare esclusivamente seguendo i canali ufficiali per il conferimento del rifiuto.

Gli amministratori della società, così, oltre a rendersi responsabili del reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti hanno aggravato fortemente il quadro debitorio della società nei confronti dell’erario. L’impresa, oltretutto, versava già in gravose condizioni debitorie nei confronti del fisco, a causa di precedenti frodi fiscali già contestategli, fino al raggiungimento di un debito nei confronti dello Stato per quasi un milione di euro. Questa la ragione per cui negli ultimi anni, gli amministratori societari avevano provveduto a distrarre gran parte degli asset aziendali verso una neo costituita impresa compiacente, in grado di proseguire l’attività commerciale. Ciò ha ragionevolmente condotto il Pubblico Ministero inquirente a richiedere ed ottenere il fallimento della società, avvenuto a marzo 2021 con sentenza del Tribunale di Como, a seguito della quale gli amministratori di diritto e di fatto venivano segnalati alla Autorità Giudiziaria per il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale, con l’accusa di aver dissipato gran parte dei beni aziendali ed aver posto in essere un articolato e sistemico meccanismo di frode fiscale, propedeutico alla illecita attività di smaltimento rifiuti, cagionandone il dissesto.

Le investigazioni dell'operazione "Terre Fantasma" inoltre hanno fatto emergere elementi a carico dell’allora vice sindaco del comune di Rovellasca, il quale, garantendo l’inerzia dell’amministrazione locale nel perseguire le attività illecite, riceveva in cambio lavori edili consistenti in opere di scavo e riempimento nella propria abitazione privata; oltre a lui, fermato anche il responsabile dell’ufficio tecnico comunale, che, informato delle gravi violazioni di legge, ha omesso di di perseguirle. Per questi motivi, risultano indagati dalla Procura di Como, per abuso d’ufficio e corruzione.

In queste ore sono in corso, su gran parte del territorio delle provincie di Como, Varese e Milano oltre 20 attività di perquisizione nei confronti degli ulteriori soggetti indagati, finalizzate alla cristallizzazione delle ipotesi di reato oggetto delle investigazioni, in specie nei confronti degli utilizzatori delle fatture per operazioni inesistenti e presso gli uffici del comune di Rovellasca per accertare ulteriori violazioni in materia di reati contro la pubblica amministrazione per i quali procede la competente Procura di Como.

 

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