MALTRATTAMENTI – Aggredisce la moglie davanti ai figli: 35enne arrestato

venerdì, 13 ottobre 2023

CANTÙ - La Compagnia Carabinieri di Cantù rinnova il proprio impegno nella lotta alla violenza verso le donne ed i minori, ricordando gli stretti contatti con le varie organizzazioni pubbliche e di volontariato, elementi essenziali a gestire in modo adeguato questo tipo di reati. Le 9 Stazioni Carabinieri dipendenti e la Tenenza di Mariano Comense, Comandata dal S.Ten. Claudia Cangiano in collaborazione con il resto del personale femminile in servizio, hanno proceduto ad un’attenta prevenzione, sensibilizzazione e repressione dei reati che riguardano in particolare gli atti persecutori, i maltrattamenti in famiglia e le violenze in genere su donne e minori.

In questo ambito i Militari del NOR - Aliquota Radiomobile, a conclusione degli accertamenti in seguito ad un intervento per una lite tra coniugi, traevano in arresto per maltrattamenti in famiglia un operaio 35enne. La moglie del 35enne, avvisava in lacrime la Centrale Operativa della Compagnia di Cantù, dicendo che aveva subito l’ennesima aggressione da parte del marito, violenza che si verificava davanti ai figli minori. Il pronto intervento dei militari permetteva di accertare la veridicità del racconto e procedere all’applicazione delle misure del “codice rosso”.

Militari della Tenenza di Mariano Comense, nell’ambito del piano di ricerca e cattura di soggetti destinatari di misure di restrizione, hanno tratto in arresto, eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 30enne, pregiudicato, che dovrà tornare in carcere perché accusato di maltrattamenti nei confronti dei nonni paterni. La misura restrittiva veniva decisa dall’Autorità Giudiziaria in seguito alle indagini svolte dalla Tenenza di Mariano C.

In tutti i casi di questo genere, seguiti dai militari della Compagnia di Cantù, si è proceduto all’applicazione della legge nr. 69/2019 denominata: “codice rosso o del revenge porn”, che garantisce maggiore tutela alle vittime di violenza sessuale, atti persecutori, maltrattamenti, diffusione non autorizzata di immagini sessualmente compromettenti e deformazioni dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso. Con questa legge, a seguito di denuncia, la polizia giudiziaria deve attivarsi immediatamente, con l’obbiettivo specifico di garantire l’immediata instaurazione del procedimento e di eventuali provvedimenti protettivi o di non avvicinamento alla vittima del reato. In seguito alla segnalazione all’Autorità Giudiziaria, i militari hanno attuato le severe norme previste dal: “codice rosso”, e con l’aiuto delle varie Associazioni presenti sul territorio, hanno garantito protezione e sostegno alle vittime.

 

 

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