MESTRE (VE) - Arrivò a Cantù tre anni dopo aver vinto l’anello NBA con i New York Knicks. Harthorne Wingo in due stagioni in Brianza conquistò altrettante Coppe delle Coppe con Forst e Gabetti allora sotto la guida di Arnaldo Taurisano. Ala grande possente e carismatica, lasciò un ricordo vincente ai tifosi canturini.
La sua vita post-pallacanestro non fu altrettanto felice e viene raccontata in una delle storie presenti nel libro “Il derby del ponte-Venezia e Mestre dai playground alla serie A” curato dal giornalista mestrino Stefano Pittarello con la prefazione di un personaggio ben noto a Cantù quale Luca Corsolini.
Nel volume, grazie a circa 150 interviste si ricostruisce un periodo di grande salute del basket nazionale, fra gli anni Settanta e Ottanta dello scorso secolo. Per gli appassionati c’è però anche una prima parte dedicata ai 103 playground mappati fra il capoluogo lagunare e la sua frazione che ospita in realtà il triplo dei residenti.
La descrizione dei campetti, ricavati spesso in posti impensabili nei cortili delle 137 chiese veneziane, si interseca con chi li ha vissuti prima di diventare qualcuno nel basket: gli allenatori Ettore Messina e Frank Vitucci, l’arbitro Stefano Cazzaro e chi come Dino Meneghin o Mara Fullin ci ha giocato d’estate in momenti di relax.
Il libro è edito da Edizioni InContropiede ed è disponibile nella sezione shop del sito https://incontropiede.it.
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