EVENTI – In piazza Garibaldi la “Quarto Savona 15”, l’auto della scorta di Falcone

giovedì, 30 settembre 2021

CANTÙ - Lunedì 25 ottobre verrà inaugurata l'esposizione della teca contenente i resti della Quarto Savona 15, la Fiat Croma sulla quale persero la vita gli agenti Antonio MontinaroVito Schifani Rocco Dicillo, di scorta al magistrato Giovanni Falcone e alla moglie, Francesca Morvillo, proprio quel lontano 23 maggio 1992, giorno della Strage di Capaci.

"A partire dal Caffè contro le mafie di marzo 2019, la nostra amministrazione è costantemente impegnata a dimostrare il proprio dissenso contro ogni forma di mafia e a sensibilizzare sul tema i propri cittadini - esordisce il sindaco Alice Galbiati - È quindi un onore, oltre che una grande soddisfazione, poter ospitare nella nostra Cantù la Quarto Savona 15".

Soddisfazione per il risultato raggiunto ribadita anche dall'assessore alla Sicurezza, Maurizio Cattaneo: "È con estremo orgoglio che possiamo presentare il risultato di oltre un anno di lavoro in collaborazione con la Consulta e il Centro Studi Progetto San Francesco".

Obiettivo centrato anche per Benedetto Madonia, presidente della Consulta sulla Sicurezza Urbana e Legalità e del Centro Studi Sociali contro le mafie "Progetto San Francesco", che dichiara "Dal mio insediamento come presidente della Consulta ho presentato nel programma questa iniziativa, accolta favorevolmente da tutti i componenti. Nonostante la pandemia, dopo un anno di lavoro in concerto con Maurizio Cattaneo e Claudio Ramaccini, direttore del Centro Studi Progetto San Francesco, siamo riusciti ad ottenere questo importante traguardo".

La vettura, distrutta dalla deflagrazione di oltre 500 chili di tritolo, giunge in piazza Garibaldi da Palermo quale silenziosa testimone della forza della legalità tenendo viva la memoria della strage e di tutte le vittime di mafia.

"La scelta di esporre ciò che resta della Quarto Savona 15 in Piazza Garibaldi non è affatto casuale - continua il Sindaco Galbiati - La nostra piazza vuole essere simbolo di legalità, voltando definitivamente pagina".

L'esposizione della Teca, visitabile da tutti i cittadini, verrà accompagnata da un percorso fotografico realizzato in collaborazione con Centro Studi Sociali contro le mafie "Progetto San Francesco".

"Grazie alla mostra fotografica, creeremo un percorso capace di trasmettere tutto il Peso e la drammaticità delle conseguenze che azioni di criminalità organizzata di qualunque tipo hanno sull'intera comunità", spiega Madonia.

 Il viaggio della Quarto Savona 15 trova spazio all'interno del programma di educazione alla legalità promosso dall'Amministrazione Comunale e dalla Consulta  Permanente sulla Sicurezza Urbana e Legalità che da anni coinvolge i ragazzi delle scuole canturine.

"Abbiamo voluto coinvolgere in prima battuta le scuole per un semplice motivo - continua Madonia - una cultura della legalità è possibile solo attraverso l'educazione delle nuove generazioni; educazione che avviene nel tempo e con il tempo. In quest'ottica, l'esposizione della teca della Quarto Savona 15 non è punto di arrivo, ma di partenza di un programma d'azione pluriennale e proiettato nel futuro che per essere efficace deve avere, come principali interlocutori, gli studenti, ovvero gli adulti di domani".

Per l'occasione, si darà vita ad una ricca settimana di eventi dedicati alla lotta contro ogni tipo di mafia, dal titolo Noi Siamo Loro - «Gli uomini passano, le idee restano e camminano sulle gambe di altri uomini». Una titolazione esplicita, che sottolinea l'importanza del passaggio generazionale e il profondo valore educativo del progetto.

"C'è stata sin da subito grande disponibilità nell'organizzazione ed entusiasmo nell'adesione all'iniziativa da parte di tutti i soggetti interessati, anche grazie al forte impegno della nostra Città nel contrasto ad ogni tipo di infiltrazione mafiosa - dichiara l'Assessore Cattaneo - Parlare di antimafia e ricordare l'importanza della lotta è fondamentale in questo momento storico, in cui le difficoltà economiche affrontate dalla popolazione a seguito dell'epidemia rischiano di essere terreno fertile per le organizzazioni criminali che sfruttano, senza alcuno scrupolo, momenti di fragilità".

Tra gli eventi della rassegna Noi Siamo Loro, menzione particolare meritano la testimonianza della sig.ra Tina Mortinaro, vedova del capo scorta Antonio Mortinaro, le conferenze che vedranno la partecipazione della dott.ssa Alessandra Dolci, responsabile della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, della dott.ssa Monica Forte, Presidente della Commissione Antimafia di Regione Lombardia, della dott.ssa Sara Ombra, Pubblico Ministero.

Di particolare interesse, inoltre, il convegno che vedrà la partecipazione congiunta della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.

"Ringrazio Maurizio Cattaneo, Assessore alla Sicurezza, Benedetto Madonia, Presidente della Consulta Permanente sulla Sicurezza Urbana e Legalità e Claudio Ramaccini, direttore del Centro Studi Sociali contro le mafie "Progetto San Francesco" per l'impegno profuso nell'organizzazione dell'evento, reso possibile grazie alla preziosa disponibilità del nostro onorevole Nicola Molteni, Sottosegretario al Ministero dell'Interno. Cantù dice NO alle mafie, senza se e senza ma", conclude il Sindaco Galbiati.

Ringraziamenti condivisi, per il grande impegno, anche dall'Assessore Cattaneo e dal Presidente Madonia.

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