CANTÙ - Il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia ha respinto l’impugnazione del bilancio di previsione 2020-2022, promossa dal PD canturino oltre un anno fa.

Sulle motivazioni della sentenza è lapidario il vicesindaco Giuseppe Molteni: “Secondo quanto sostenuto nel ricorso da una parte dell’opposizione, la delibera di approvazione avrebbe dovuto essere annullata e il bilancio non approvato. Il Tribunale ha invece ritenuto le censure infondate e ha respinto chiaramente l’iniziativa giudiziaria. Si legge, infatti, nella sentenza che l’amministrazione comunale, senza alcuna ombra di dubbio, ha rispettato tutti i termini di legge e i consiglieri, qualora avessero avuto interesse, avrebbero avuto a disposizione tempi e modi per effettuare le verifiche del caso. A conti fatti, questa iniziativa firmata PD è costata all’ente 5mila euro, cifra che avremmo voluto dedicare a ben altri progetti”.

“Sono lieta che la sentenza abbia confermato l’operato degli uffici e dell’amministrazione - dichiara il sindaco Alice Galbiati -. Avrei preferito non commentarla, ma la pervicacia con la quale alcuni dei ricorrenti proseguono nella polemica, cercando improbabili elementi di ragione mi impone di farlo. Tengo a ringraziare pubblicamente il lavoro degli uffici, guidati dalla dott.ssa Anselmi, e del vicesindaco Molteni, che ogni anno producono il massimo sforzo per rispettare i tempi previsti dall’iter di approvazione del DUP. Quegli stessi uffici e quelle stesse persone che in consiglio comunale vengono lodate per il lavoro svolto e che, all’occorrenza, vengono strumentalmente coinvolte per colpire l’amministrazione. Un metodo visto diverse volte da inizio mandato e un chiaro sintomo di povertà di idee. Un modo di fare politica che oggi è costato 5.000 euro ai canturini. Soldi pubblici che avremmo potuto utilizzare a sostegno delle persone in situazione di fragilità”.