CANTÙ – Dietro front del Comune: via il patrocinio dalla Marcia della Pace

giovedì, 16 gennaio 2020

CANTÙ - Con una nota il Comune di Cantù torna sui suoi passi e ritira il patrocinio alla Marcia della Pace. Il carroccio canturino sottoscrive dunque gli attacchi del leader leghista Nicola Molteni, in qualche modo accogliendo la provocazione del capogruppo di minoranza Vittorio Latorraca che ieri invitava la giunta a disertare la manifestazione se non ne avesse condiviso i valori.

L’Amministrazione Comunale di Cantù ed il Sindaco Alice Galbiati intendono chiarire il loro pieno impegno nel sostenere e promuovere Pace e Libertà, intese anche come rispetto delle regole e della legalità.
Allo stesso modo, ritengono necessario prendere le distanze dalla connotazione politica che viene attribuita al “Mese della Pace”, attraverso una sottoscrizione "contro" qualcuno. La Pace infatti, per definizione, non è contro nessuno.
Per coerenza di pensiero e di intenti non si può condividere la decisione di fare partire la Marcia da un immobile in cui dette regole sono state più volte violate nel corso degli ultimi anni. Analogamente non possono essere condivise iniziative volte ad abrogare i Decreti Sicurezza, punti cardine della difesa di valori quali la sicurezza e la legalità.
Amministrazione e Sindaco aderiscono al pensiero dell’Onorevole Nicola Molteni nello stigmatizzare l’utilizzo della Pace a fini politici. Strumentalizzare infatti tale tema significa svilirne in significato e squalificare l'intera iniziativa.
Per i motivi sopra esposti il Sindaco Alice Galbiati ritiene di revocare il Patrocinio del Comune di Cantù alla manifestazione avendo avuto cura, per correttezza, di condividere la propria posizione con Don Fidelmo Xodo, prevosto della comunità pastorale di San Vincenzo e promotore della richiesta di patrocinio.

Il sindaco
Avv. Alice Galbiati

 

LEGGI ANCHE

LATORRACA – Marcia della Pace: sindaco e giunta disertino se non ne condividono il senso

 

 

il Canturino NEWS - supplemento quotidiano a Lario News, testata giornalistica registrata (Tribunale LC n. 234/2015)