Il patron Gerasimenko con il direttore sportivo di Cantù Daniele Della Fiori

CANTÙ -Mentre Milano si è portata sul 2-0 nel confronto con Reggio Emilia nella finalissima per lo scudetto 2016 di basket, l'attesa dei tifosi brianzoli è tutta concentrata sulle scelte della società per la stagione 2016-2017, a partire da quella del nuovo allenatore. La Pallacanestro Cantù è rimasto l'unico club di serie A che non ha ancora ufficializzato  il coach del futuro.

La lista di nomi che in queste settimane - se non mesi - sono stati abbinati al club è praticamente infinita. Si è parlato di cavalli di ritorno - Carlo Recalcati e Lele Molin ad esempio - con lo stesso presidente Dmitry Gerasimenko che, a salvezza conquistata, ha peraltro affermato che avrebbe voluto un coach come Andrea Trinchieri.

Alla fine sarà proprio il presidente a scegliere il nuovo tecnico, che sarà un uomo di fiducia di Gerasimenko che, più che ascoltare procuratori o leggere il lungo elenco degli allenatori italiani disoccupati...  farà di testa sua. Non sarà un cavallo di ritorno e molto probabilmente arriverà dall'estero anche se, fino alla sua firma con Pesaro, l'ipotesi di Piero Bucchi in Brianza poteva essere decisamente plausibile.

Dal sito del Nymburk, una immagine di Ronen Ginzburg, "papabile" per la panchina di Cantù

Si tratta di vedere se il prescelto  sarà davvero l'israeliano Ronen Ginzburg, il nome più gettonato in questi ultimi giorni (classe 1963, ora al  Cez Nymburk in Repubblica Ceca) o se salterà fuori un altro nome a sorpresa. Certo è che, a quanto pare, siamo davvero alla stretta finale per l'annuncio. Il conto alla rovescia è partito.