SOSTENIBILITÀ – Salute e ambiente, unione indissolubile. Ecco come intervenire

martedì, 3 maggio 2022

RUBRICA - Siamo soliti aderire a tutte le iniziative volte alla tutela dell'ambiente ma, come in tutti gli accadimenti, quando il problema ci colpisce da vicino, lì, in quel preciso istante, ci sentiamo completamente consapevoli e coinvolti dalle parole precedentemente lette e discusse. Ebbene parlare di ambiente implica parlare di salute, il bene più prezioso che riguarda tutti: adottare principi di sostenibilità significa tutelare la vita in tutte le sue forme. Un concetto importante sostenuto anche da Pasquale Coppolella, consulente aziendale sulla sostenibilità.

In che modo l'ambiente incide sulla nostra salute?

La nostra salute è direttamente correlata all’ambiente e subisce le conseguenze del suo deterioramento. Per spiegare meglio i singoli effetti è però necessario suddividere la questione in due parti: deterioramento dell’ambiente da inquinamento o da riscaldamento globale. Le due cose sono correlate, ma producono effetti diversi. Infatti non tutti i gas inquinanti liberati nell’atmosfera sono gas serra, cioè gas che influiscono sul riscaldamento globale.

Fra le principali sostanze inquinanti, non serra, cito il monossido di carbonio, per intenderci quello del gas di scarico della macchina, molto pericoloso, l’ossido di azoto e l’ossido di zolfo. Questi non agiscono sul riscaldamento globale, ma producono effetti molto nocivi sulla salute, a volte devastanti, tra cui: la riduzione della funzionalità polmonare, l’aumento delle malattie respiratorie nei bambini, gli attacchi acuti di bronchite e l’aggravamento dei quadri di asma; il tutto comporta un forte incremento nel numero dei decessi fra le persone maggiormente sensibili a determinate sostanze inquinanti, come gli anziani o le persone affette da malattie respiratorie e cardiovascolari. Invece i principali gas serra sono l’anidride carbonica e il metano. L’aumento delle temperature a causa del riscaldamento globale provocato dall’incremento di questi gas serra nell’atmosfera può comportare sia effetti diretti che indiretti per la salute dell’uomo. In particolare, il clima più caldo comporta una maggiore frequenza dei colpi di calore ed un aumento della diffusione dei problemi respiratori. Le temperature eccessivamente calde aumentano i rischi fisici per le persone con problemi cardiaci: questi soggetti sono più vulnerabili perché in condizioni termiche più elevate il sistema cardiovascolare deve lavorare in modo maggiore per mantenere la temperatura corporea stabile. Le statistiche sulla mortalità e sui ricoveri ospedalieri dimostrano chiaramente che la frequenza delle morti aumenta nei giorni particolarmente caldi, in modo particolare fra le persone molto anziane e fra i malati di asma. In ogni luogo della Terra, la presenza e la diffusione delle malattie sono fortemente influenzate dal clima locale, infatti molte malattie infettive potenzialmente mortali sono diffuse soltanto nelle aree più calde del pianeta. Malattie come la malaria, la febbre gialla e l’encefalite potrebbero aumentare la loro diffusione se le zanzare e gli altri insetti che le diffondono trovassero delle condizioni climatiche più favorevoli alla loro diffusione. Le temperature più elevate possono anche favorire l’aumento dell’inquinamento biologico delle acque, favorendo la proliferazione dei vari organismi infestanti.

Quali sono gli obiettivi presenti nell'Agenda 2030 in termini di salute sostenibile?

Approfitterei per ricordare cos’è l’Agenda 2030. Il 25 settembre 2015 più di 150 leader internazionali si sono incontrati alle Nazioni Unite per contribuire allo sviluppo globale, promuovere il benessere umano e proteggere l’ambiente. La comunità degli Stati ha approvato l’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile, i cui elementi essenziali sono i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile, i cosiddetti SDGs, Sustainable Development Goals, e i 169 sotto-obiettivi, i quali mirano a porre fine alla povertà, a lottare contro l'ineguaglianza e allo sviluppo sociale ed economico. Inoltre riprendono aspetti di fondamentale importanza per lo sviluppo sostenibile, quali l’affrontare i cambiamenti climatici e costruire società pacifiche entro l'anno 2030. L’obiettivo dell’Agenda 2030 che riguarda la salute è il numero 3, salute e benessere, ma obiettivi correlati sono certamente anche il 2, eliminazione della fame, il 6 per acqua pulita e servizi igienico-sanitari, e il 13, azioni sul clima, tutti con impatto sulla salute. Alcuni importanti sotto-obiettivi dell’obiettivo 3 che vorrei citare sono:  entro il 2030, ridurre il tasso di mortalità materna globale a meno di 70 per 100.000 nati vivi, mettere fine alle morti evitabili di neonati e bambini sotto i 5 anni di età,  porre fine alle epidemie di AIDS, tubercolosi, malaria, e altre malattie,  dimezzare il numero di decessi a livello mondiale e le lesioni da incidenti stradali e tanti altri non meno importanti. L’obiettivo 6 integra in maniera sostanziale l’obiettivo 3 per quanto riguarda la salute. Un paio di importanti sotto-obiettivi da menzionare sono: entro il 2030, conseguire l'accesso universale ed equo all'acqua potabile sicura e alla portata di tutti, migliorare la qualità dell'acqua riducendo l'inquinamento, eliminando le pratiche di scarico non controllato e riducendo al minimo il rilascio di sostanze chimiche e materiali pericolosi, dimezzare la percentuale di acque reflue non trattate e aumentare sostanzialmente il riciclaggio e il riutilizzo sicuro a livello globale.

Insomma, una serie di obiettivi molto ambiziosi, il cui raggiungimento è prioritario, sebbene non sembri fattibile, in un contesto in cui proliferano le guerre e, con loro, la distruzione di territorio, di risorse naturali utili e di risorse economiche da mettere a disposizione della salute e della prevenzione.


In che modo noi possiamo contribuire per raggiungere questi obiettivi?

Come al solito devo dire e ricordare che i protagonisti siamo noi, nel bene e nel male. Sia l’inquinamento ordinario che il riscaldamento globale sono legati all’immissione nell’atmosfera di sostanze nocive prodotte da attività dell’uomo. E’ necessario ridurre drasticamente tali quantità e quindi le sue sorgenti. La combustione di materiali fossili è al primo posto in assoluto: i veicoli a benzina o diesel, cioè la maggior parte di quelli presenti nel mondo, purtroppo non potranno più avere un futuro nei prossimi decenni, essendo generatori sia di gas inquinanti che di gas serra. Inoltre, ancora una volta, visto che il tema è molto “caldo” a causa dei recenti dissidi con la Russia, è indispensabile accelerare la transizione energetica, trasformando un problema in un’opportunità. Il gas viene utilizzato per generare energia “bruciandolo”, analogamente al petrolio, cioè provocando una combustione, devastante per l’ambiente. Ne abbiamo bisogno, certo, ma non può essere il nostro futuro, per l’ambiente e per la salute, oltre che per motivi di indipendenza nazionale. Pertanto, io credo che questo sia il momento di accelerare sull’energia eolica, su quella idrica e sul fotovoltaico. Sia ben chiaro per tutti, il problema non si risolve con la sostituzione delle macchine a carburante fossile con le macchine elettriche: se la generazione di elettricità passa dalla combustione di gas o petrolio è una falsa risoluzione del problema, bisogna partire dalla generazione pulita di elettricità. Inoltre,  permettiamo a quante più persone possibili di lavorare da casa, la quantità di inquinanti generate si riduce drasticamente, oltre a tutti gli altri benefici per la sostenibilità del lavoro. Centinaia di milioni di persone nel mondo che non si spostano in un giorno vuol dire tantissimo e se moltiplichiamo per un anno, ebbene possiamo dire di avere fatto tanto per il pianeta. Chi non lo favorisce non contribuisce all’obiettivo.     

 S.D.D.

il Canturino NEWS - supplemento quotidiano a Lario News, testata giornalistica registrata (Tribunale LC n. 234/2015)