CANTÙ - Era ormai nell’aria da parecchio tempo l’impossibilità per le italiane di giocare l’Eurocup. Petrucci e la Fip si sono impuntati (gli unici a farlo con la federazione francese, non a caso due campionati, purtroppo, di un livello minore) e alla fine le “minacce” hanno avuto la meglio: Cantù, Sassari, Reggio Emilia e Trento devono rinunciare all’Eurocup per non rischiare pesanti sanzioni, e la stessa Euroleague aveva aspettato a prendere una posizione dopo la rinuncia, facendo forse intendere che si attendesse la decisione della Corte Europea a fine agosto/inizio settembre.
E invece, sono apparsi oggi sul sito ufficiale dell’Eurocup i club che prenderanno il posto delle italiane, con quattro nazioni coinvolte: MZT Skopje Aerodrom (Macedonia), Lietkabelis Panevezys (Lituania), Montakit Fuenlabrada (Spagna) e la Russia con il BC Volgograd (non più Krasny Oktyabr) di Dmitry Gerasimenko, che perde l’Europa con Cantù (difficile partecipare a coppe Fiba) ma la riconquista con la sua prima creatura.
Al di là della diatriba Euroleague-Fiba, che danneggia e continuerà a danneggiare il basket europeo, vi sarebbe anche da considerare il dislivello che si potrebbe trovare la prossima stagione nel campionato italiano, con Milano unica squadra a partecipare alle coppe ECA (farà infatti l’Euroleague) che giustamente si sta attrezzando per giocare campionato e coppa, mentre le altre pretendenti allo scudetto potrebbero essere notevolmente inferiori, non avendo la vetrina europea più importante, il che si tradurrebbe in minori investimenti e sponsor più “piccoli”.
La linea di Petrucci è quella di affiancare in tutto e per tutto la Fiba, eppure la scelta sembrerebbe non far altro che danneggiare la pallacanestro italiana, in difficoltà a tutti i livelli, sportivi e organizzativi, da anni.
D.P.