MEMORIAL GIANI – Cantù onora la finale ma ad imporsi è l’Armani Milano

domenica, 1 settembre 2019

CASTELLETTO SOPRA TICINO (NO) - Pur senza due pedine importanti come gli esterni Collins e Clark, entrambi fuori per infortunio, l’Acqua S.Bernardo di coach Pancotto riesce ugualmente a onorare la finale per il 1°/2° posto del Memorial Giani, tenendo testa alla più quotata Milano nonostante le rotazioni limitate e i tanti giovani in panchina. A Castelletto sopra Ticino, a imporsi è l’Olimpia, guidata magistralmente in regia da Sergio Rodriguez che, dalla panchina, mette a referto 14 punti, top scorer del match. Tra le fila canturine spicca Procida, unico in doppia cifra con 11 punti.

LA CRONACA

Coach Pancotto parte ancora una volta in quintetto con il giovanissimo Procida, classe ’02, accompagnato da Yancarlos Rodriguez in regia e da La Torre nello spot di ala piccola. Sotto canestro confermata la coppia Wilson-Hayes, quest’ultimo top scorer con 15 punti nella semifinale di ieri contro Treviglio.

Nonostante un poderoso avvio di Procida, a partire meglio è l’Olimpia di coach Messina, guidata dal talento a stelle e strisce del duo White-Mack, lo scorso anno allo Zalgiris Kaunas il primo, ex NBA il secondo. 10-3 per i meneghini dopo i primi quattro minuti di gioco.

A scuotere l’Acqua S.Bernardo è proprio uno dei tanti ex della partita, La Torre, prima di lasciare il palcoscenico a un Procida a dir poco sbalorditivo, autore di cinque punti in fila di pura classe e di alcune giocate pregevoli quanto altruiste. Dall’energia del giovane nativo di Lipomo ne beneficia l’intera squadra in maglia verde, con Pecchia che – dalla panchina – realizza il canestro del 12 pari. Ma con l’ingresso in campo di Sergio Rodriguez, l’Olimpia è tutta un’altra cosa e, al 10’, i biancorossi conducono con sette lunghezze di vantaggio. 21-14.

Nella prima parte della seconda frazione di gioco si segna piuttosto poco, salvo poi il break a favore di Cantù, brava ad accorciare le distanze con un mini parziale di 6 a 4 che, al 15’, porta lo score sul 25-20. Molto bene in regia l’italo dominicano Yancarlos Rodriguez, il quale non esita a prendersi maggiori responsabilità per via delle assenze di Clark e Collins. Sul finale di primo tempo, grazie agli acuti di Creek e Hayes, i canturini riescono a mantenersi a due soli possessi di svantaggio, prima però di soccombere ai colpi di Sergio Rodriguez e di Moraschini, scatenati dall’arco dei sei metri e settantacinque. I primi venti minuti finiscono con la compagine sponsorizzata Armani avanti di dodici: 37-25 alla pausa lunga.

In avvio di secondo tempo scambio di triple tra Simioni e Dulkys, prima di lasciare spazio ai bei canestri di Wilson da una parte e di Mack dall’altra, con i meneghini stabilmente avanti di due possessi. Complice una difesa arcigna di Milano, la S.Bernardo fatica a trovare conclusioni offensive pericolose, con almeno un paio di azioni non sfruttate.

Tuttavia, grazie all’asse Pecchia-Procida (38 anni in due), Cantù riesce a riaccendere la luce in attacco, regalando anche spettacolo ai presenti con un contropiede concluso magistralmente. Il terzo periodo si chiude con l’Olimpia sempre in testa, avanti 52-43, guidata in attacco con grande equilibrio e i tempi giusti da Sergio Rodriguez, un metronomo.

Nel quarto e ultimo periodo fuoriesce tutta la prestanza fisica dei lunghi milanesi, con Tarczewski che riesce piuttosto agevolmente a portare l’AX sopra di dieci punti. Black out difensivo dell’Acqua S.Bernardo: ne approfitta, dunque, Moraschini, con la “bomba” del momentaneo +14. 57-43 a meno di sette minuti dal termine. Coach Pancotto richiama in panchina uno stremato Wilson, “abbassando” il quintetto con La Torre impiegato nello spot di ala grande. Sotto canestro Cantù può però contare sulla fisicità di Simioni che, tra le altre, sa anche come rendersi pericoloso sul perimetro.

Sua, infatti, la tripla del -11 che, al 35’, riaccende le speranze biancobluù. Nel finale l’Olimpia si fa trascinare dalla classe del duo Micov-Mack, sempre decisivi in area. 63-49 al 37’. Lo stesso Micov, però, a 180” dalla fine è costretto a uscire per cinque falli, merito di un’ottima difesa di La Torre, bravissimo a prendersi un fallo di sfondamento. Il finale è tutto di Procida, autore di una stoppata su Moraschini prima e di un bel canestro poi, che gli valgono – insieme alle deliziose giocate del primo tempo – la standing ovation del PalaEolo. Creek allo scoccare dell’ultimo minuto mette la tripla del meno nove ma, sull’ultima sirena della partita, Shashkov infila da oltre nove metri una tripla “impossibile” che chiude il match sul 66-54 finale.

 

A|X Armani Exchange Milano-Acqua S.Bernardo Cantù 66-54
(21-14, 16-11; 15-18, 14-11)

Milano: Gravaghi, Mack 11, Micov 6, Dulkys 3, Moraschini 11, White 6, S.Rodriguez 14, Shashkov 3, Tarczewski 8, Bramati, Cinciarini 4, Burns. All. Messina

Cantù: Di Giuliomaria, Creek 8, Ziviani n.e., Procida 11, La Torre 6, Hayes 5, Wilson 5, Burnell 6, Baparapè n.e., Simioni 6, Y.Rodriguez 3, Pecchia 4. All. Pancotto

 

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