BASKET – Cantù non sfigura ma la Virtus di Teodosic è di un altro livello

lunedì, 2 dicembre 2019

BOLOGNA - Cantù gioca alla pari con la capolista Virtus Bologna per venticinque minuti abbondanti, salvo poi cedere il passo all’unica squadra ancora imbattuta del campionato, la Segafredo della stella Teodosic, letale nel secondo tempo con la sua immensa classe e decisivo nel consegnare alla compagine bolognese la decima vittoria consecutiva in altrettante partite disputate. Un esame quasi proibitivo per la S.Bernardo che, in Fiera a Bologna, nella nuovissima Virtus Arena da quasi 9mila posti, non sfigura di fronte alla prima della classe ma non riesce neppure a dare seguito a un ottimo primo tempo. Alla fine la Bologna bianconera rispetta il pronostico e fa sua la partita, a Cantù non bastano ben cinque giocatori in doppia cifra per impensierire la primatista della LBA.

LA CRONACA

Due i cambi in casa Segafredo rispetto all’ultimo match di campionato contro Trieste: insieme a Markovic, Ricci e Gamble, coach Djordjevic inserisce nuovamente nello starting five Weems, rientrato in Italia dopo i funerali del padre. A completare il quintetto bianconero un ex canturino per un altro ex, Cournooh inizia il match al posto di un Gaines non al meglio a causa di un incidente domestico alla mano sinistra. Addirittura tre, invece, i cambi per coach Pancotto, il quale sceglie di rivoluzionare il proprio quintetto, partendo con Collins al posto di Young, con La Torre per Pecchia e con Burnell per Wilson. Clark in regia e Hayes sotto canestro completano lo scacchiere iniziale della S.Bernardo.

Capitan La Torre ripaga subito la fiducia del proprio allenatore, mandando a bersaglio la tripla del primo vantaggio canturino: 3 a 2 ospite dopo sessanta secondi. La Torre e Burnell sono i protagonisti dell’ottimo avvio biancoblu che, a metà del primo quarto, scappano già sul più cinque (6-11). I padroni di casa si affidano a Teodosic e Gaines che, dalla panchina, donano maggiore freschezza all’attacco bolognese. 15 pari all’ottavo minuto. Cantù è anche fortunata, con Young che, sulla sirena dei 24’’, manda a segno un canestro di tabella, riportando gli ospiti avanti di due possessi. Bologna, però, complici anche due banali palle perse consecutive di Cantù, è brava a trovare nuovamente il pareggio, guidata dal giovane Pajola, determinante con due palloni recuperati che portano al 21 pari al 10’.

In avvio di secondo quarto è la Virtus a rimettere la testa avanti, con Baldi Rossi autore di un vantaggio che a Bologna mancava dal 2-0 iniziale. Pajola e Teodosic impongono ancora un ritmo frenetico alla partita che non solo mette in difficoltà Cantù ma che consente alla Segafredo di andare sopra di cinque lunghezze. Wilson accorcia con la tripla del meno due ma la Virtus fa sul serio e lo dimostra con il suo giocatore più forte ed esperto, Teodosic, autore del massimo vantaggio bianconero, poi subito ritoccato da Markovic che al 15’ consegna ai locali per la prima volta la doppia cifra di vantaggio. Time out Pancotto. Tutta un’altra Cantù alla ripresa del gioco, con il break brianzolo di 6-0 che costringe questa volta Djordjevic a fermare il gioco. Wilson particolarmente caldo con quattro punti consecutivi. Controparziale bianconero a firma del duo Ricci-Weems e, complici anche i cinque falli di squadra spesi da Cantù, la Virtus riesce a chiudere il primo tempo in vantaggio per 41-36. Tuttavia, la Segafredo non riesce ad approfittarne appieno, sbagliando negli istanti finali del primo tempo tre tiri liberi su quattro. Alla pausa lunga il top scorer è l’americano naturalizzato portoghese Wilson, a referto con 9 punti.

Il secondo tempo si apre con Gamble protagonista da una parte e Burnell dall’altra, decisivo in più occasioni, non permettendo alla Segafredo di scappare. 49-43 al 25’. Ma Gamble sotto canestro non ne sbaglia una e, dopo il terzo canestro consecutivo, riporta la Virtus avanti di tre possessi. Ci pensa poi Young, da oltre l’arco, a rimettere Cantù in scia, sotto solo di cinque lunghezze: 51-46, partita combattutissima. Equilibrio spezzato da un “canestrissimo” di Teodosic e da due punti facili appoggiati al tabellone di Weems, autore del massimo vantaggio bianconero: +11 Segafredo, 57-46 a tre minuti dalla fine del terzo periodo. Poco dopo a salire in cattedra è nuovamente una volta la superstar serba, immarcabile con il pallone in mano. Lo stesso Teodosic e ancora Weems sono protagonisti della fuga bolognese, 62 a 48 a ottanta secondi dal quarto e ultimo periodo. Nel finale Pajola e Hunter mettono le basi per il più venti, puntuale sulla sirena di fine terzo quarto con l’ennesima magia disegnata da Teodosic. 69-49 al 30’.

Teodosic e Hunter proseguono alla perfezione la loro intesa, mantenendo in avvio di quarto periodo i venti punti di vantaggio: 71-51 dopo il primo minuto del quarto quarto. I padroni di casa mollano un po’ il pedale dell’acceleratore, Cantù dunque ne approfitta firmando un mini parziale di 8-0 che preoccupa non poco coach Djordjevic. Hayes, però, a due passi dal ferro, si mangia il canestro del possibile -10, risvegliando l’orgoglio della Segafredo che nel frattempo riesce a macinare altri punti di vantaggio. Nei minuti finali sono Clark e Hayes a suonare la carica in casa S.Bernardo, che ha la possibilità di tornare sotto di nove, prima di un guizzo dell’ex Cournooh che porta nuovamente le “Vu Nere” in pieno controllo del match. A meno di due minuti e mezzo dalla fine è Markovic a mandare in anticipo i titoli di coda, con la “bomba” del +16 (81-65) che sa tanto di partita in ghiaccio. Finisce 89-70 per i padroni di casa, al decimo sigillo in LBA.

 

Virtus Segafredo Bologna-Acqua S.Bernardo Cantù 89-70
(21-21, 20-15;  28-13, 20-21)

Bologna: Gaines 3, Deri 2, Pajola 5, Baldi Rossi 5, Markovic 10, Ricci 2, Cournooh 6, Hunter 13, Weems 15, Nikolic, Teodosic 15, Gamble 13. All. Djordjevic

Cantù: Young 11, Collins 6, Procida n.e., Clark 17, La Torre 3, Hayes 10, Wilson 11, Burnell 10, Baparapè n.e., Simioni, Rodriguez, Pecchia 2. All. Pancotto

Arbitri: Rossi, Baldini e Vita.

 

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