DI GREGORIO – Il senso nobile della politica: il caso dell’asilo Colibrì

sabato, 28 luglio 2018

Il modo con cui si è conclusa, assai rocambolescamente, la vicenda dell’asilo nido Colibrì nel Consiglio comunale di ieri ci conferma che la politica può anche essere servizio e aiuto verso chi non ha padrini politici, clientele da esibire, vicinanze con potere di turno da far valere.

Un gruppo di genitori, che in pochi avevano considerato "interessanti", dato il loro esiguo numero, si è rivolto a noi come extrema ratio: “nessuno ci ascolta, ci dica cosa potete fare noi”.

Dopo di che, presa in esame la situazione, ci siamo accorti che l’intera vicenda amministrativa legata alla soppressione dell’asilo nido Colibrì era segnata da vizi di forma, e sostanziali, che inficiavano la delibera della Giunta. Come mai nessuno si era accorto di tali e tante storture e refusi?

Quindi, abbiamo chiesto l’annullamento della delibera, per un vizio di legittimità. I genitori hanno avanzato all’amministrazione una richiesta di moratoria: l’intera vicenda si fermi per un anno, hanno cheisto, per poter preparare una migliore soluzione. Da parte sua, l’assessore ha insistito sulla soluzione del trasferimento, come accaduto anche durante il Consiglio comunale di ieri.

Insomma, come gruppo consigliare del PD abbiamo dimostrato, con competenza e senso civico di servizio, che può esserci una politica che si fa interprete anche dei diritti e degli interessi legittimi dei cittadini normali, quelli che non hanno aderenze da dimostrare. A nostro parere, è questo il senso più nobile della politica intesa come servizio. Una politica che non è forte con i deboli (e neppure debole con i forti), ma anzi sa rendere ciascuno, anche il più umile dei canturini, un vero interprete della vita comunale.

La cosa assai grave è che l’intera Giunta comunale, Sindaco compreso, votava una delibera sgangherata, piena di errori e di refusi. Stupisce ora che gli stessi politici della destra cittadina si affrettino a dichiararsi a favore della continuità di quell’esperienza. Loro stessi hanno votato poche settimane prima un testo in cui si chiedeva la soppressione dell’asilo, in cambio di confuse e scorrette prospettive.

Ci chiediamo a questo punto, data la ferma smentita che l’assessore ha subito dalla maggioranza di cui è esponente, se non sia inevitabile che l’assessore Brianza si dimetta da tale incarico, per il quale ha dimostrato di non avere le caratteristiche né lo spessore politico.

Filippo Di Gregorio, Capogruppo Partito democratico - Comune di Cantù

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