DI GREGORIO – “Cantù non deve arretrare nella lotta alla mafia”

sabato, 21 aprile 2018

“Cantù deve uscire dall’associazione delle amministrazioni antimafia”. Lo dice la giunta comunale cittadina che, proprio in coincidenza con l’Assemblea nazionale di Avviso Pubblico, in programma a Roma venerdì 20 aprile, voleva dare un segnale di dissociazione dall’attività di questo ente, che monitora e indica buone pratiche nella lotta contro le infiltrazioni mafiose.

Durante la Conferenza capigruppo del 19 aprile, non essendosi presentato il relatore della delibera, le opposizioni hanno chiesto e ottenuto che tale decisione venisse rinviata e non venisse portata nel Consiglio comunale del prossimo 2 maggio.

A nostro parere ci sembra una scelta sbagliata, che proporrebbe una brutto segnale, a chi lotta contro le infiltrazioni mafiose nella cittadina di Cantù. E tutto ciò, dopo che, proprio a Cantù, sono emerse delle inquietanti situazioni di dominio mafioso su alcuni esercizi commerciali, intimidazioni, violenze. E ancor più, tale decisione offrirebbe un segnale in controtendenza rispetto alla scorsa assemblea pubblica del 19 gennaio 2018, in cui la dottoressa Alessandra Dolci, pubblico ministero in diverse indagini sulla criminalità organizzata, aveva parlato di impegno e di serietà delle amministrazioni nella loro lotta contro le infiltrazioni mafiose.

Vogliamo auspicare che la maggioranza cittadina voglia rimeditare tale decisione, e anzi che si attivi per intensificare l’impegno per la legalità Diversamente, il segnale lanciato a cittadini, ai giovani, a quanti si sono impegnati in tale lotta, e anche a coloro che volessero impegnarsi in futuro, sarebbe davvero desolante e fornirebbe una brutta impressione generale dell’azione antimafia nella nostra città.

Filippo Di Gregorio, capogruppo Partito democratico - Comune di Cantù

 

 

 

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