AMMINISTRATIVE 2017 – Bizzozero: “Vinceremo ancora noi. Scommettiamo?”

giovedì, 3 novembre 2016

Mancano ormai poco più di sette mesi alle prossime elezioni comunali.

Noi stiamo concludendo brillantemente il lavoro iniziato nel 2012 e l'impegno faticoso nel lavoro quotidiano di questi quattro lunghi anni, mostra oggi finalmente i suoi frutti: bilancio sistemato; lavori attesi per decenni e finalmente realizzati (quali le vasche di laminazione per Vighizzolo e Cantù Asnago); piscina comunale rimessa a nuovo dopo anni d'incuria; debito comunale ridotto da 37 a 25 milioni di euro in soli quattro anni; servizi essenziali garantiti a livelli pre crisi; strade e marciapiedi principali finalmente sistemati (e nei prossimi anni procederemo anche sulle strade minori); questione palazzetto affrontata di petto portando tutto in tribunale; volontari civici e orti comunali; festa del legno e festival de la cazoeula; ecc. ecc.

I cittadini più attenti se ne rendono ben conto, senza bisogno di troppe chiacchiere.

A giorni scioglierò la riserva circa una possibile ricandidatura, ma poco importa chi sarà il nostro candidato: ciò che conta è il lavoro di gruppo che abbiamo fatto (giunta, gruppi consiliari, assemblea) pur nella difficoltà del momento e negli inevitabili contrasti (mantenuti comunque sempre nell'ambito del democratico e costruttivo confronto di idee).

Ma nel frattempo cosa stanno combinando i partiti che quattro anni, con la nostra vittoria, relegammo al rango di mere insignificanti comparse?

Il PD è prossimo alle primarie, ma i tre candidati in lizza non sembrano sinceramente darci alcuna preoccupazione: perfetti sconosciuti per la gran massa degli elettori suscitano solo l'attenzione dei media a caccia di notizie, dei pochi iscritti al partito e degli addetti ai lavori con molto tempo a disposizione. La gente comune ha ben altro a cui pensare.

Per quanto riguarda FI, si tratta invece di un partito ormai definitivamente defunto, il cui peso politico in città è ormai pari allo zero al quoto. Del fu partito del Berlusca resta in effetti a Cantù solo il ricordo dei bei tempi che furono e non vale perciò neppure la pena di spenderci sopra più di un paio di righe di commento.

Il M5S, dal canto suo, non mostra alcuna capacità di organizzazione e radicamento locale e di sicuro faticherà persino a mettere insieme una lista di candidati nel rispetto delle stringenti regole fissate dal movimento stesso per la scelta dei candidati.

L'unica forza politica ancora in qualche modo organizzata in città resta la Lega, che però al suo interno manca totalmente di figure di riferimento autorevoli. Con la sola eccezione, ovviamente, di Nicola Molteni che è certamente l'unico candidato che potrebbe in qualche modo darci qualche pensiero. Senonchè solo un pazzo lascerebbe il ruolo di primo piano acquisito nel suo partito a livello nazionale per mettersi a concorrere alla carica di sindaco di Cantù .... e Nicola Molteni tutto è, meno che un pazzo. Tolto Molteni, anche in casa Lega regna il vuoto totale.

Conclusione: indipendentemente da chi sarà il nostro candidato sindaco (e sciolta la mia riserva, la palla passerà comunque all'assemblea di coalizione), noi governeremo la città anche per i prossimi cinque anni, portando così a termine l'immane lavoro avviato in questo primo mandato amministrativo.

Si accettano scommesse.

Claudio Bizzozero
sindaco libero
del Comune departitocratizzato di Cantù

 

 

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