ECONOMIA – Quando conviene sostituire gli elettrodomestici?

martedì, 27 ottobre 2020

Tutte le nostre case sono piene di aiutanti silenziosi, più o meno grandi, estremamente precisi che ci consentono di avere una migliore qualità della vita, sostituendosi a noi nelle incombenze quotidiane e nelle faccende domestiche, in modo che noi possiamo avere più tempo per noi. Di cosa parliamo? Ovviamente degli elettrodomestici! Ogni appartamento presenta tutte e tre le categorie di elettrodomestici:

  1. Grandi elettrodomestici, che vengono denominati “bianchi”. Di questa categoria fanno parte lavatrici, frigoriferi, piani cottura, cappe, asciugatrici, insomma, tutto ciò che ha grandi dimensioni, per questo possiamo inserire anche i climatizzatori e le caldaie.
  2. Apparecchi denominati “bruni”, che sono quelli legati all’elettronica di consumo, come smartphone, telecamere, tv, stereo e impianti dolby surround, lettori dvd.
  3. L’ultima categoria comprende i piccoli elettrodomestici per la casa, per la persona e per la cucina, come frullatori a immersione e non e rasoi.

Come faremmo a vivere senza? L’idillio è perfetto finchè non sopraggiunge un guasto. Dopo aver lavato chili di bucato a mano o pile di piatti infinite la domanda che ci attanaglia è una sola: mi conviene ripararlo o ricomprarlo? Ogni scelta presenta dei pro e dei contro, vediamolo insieme.

Partiamo dal presupposto che l’obsolescenza di un elettrodomestico è legata a diversi fattori, non solo a un eventuale guasto, come ad esempio le dimensioni, il tipo di utilizzo che ne facciamo, una corretta manutenzione, il consumo energetico. Se quindi in linea di massima riparare gli elettrodomestici ci consente di risparmiare soldi e inquinare decisamente meno (tra smaltimento e emissioni di Co2, per non pensare ai materiali utilizzati per la produzione) si deve anche sapere che dopo i 10 anni la classe A+++ della nostra lavatrice o frigorifero diventa una classe G: si perde non solo efficienza energetica, ma spesso è difficile trovare anche i pezzi di ricambio.

Cosa fare? Ovviamente, se la garanzia è ancora attiva la soluzione migliore è quella di riparare l’elettrodomestico a costo 0, se invece è scaduta è necessario contattare dei tecnici certificati e verificare che si possa effettuare la riparazione con pezzi originali a un prezzo conveniente. Se non sai dove trovarne puoi cliccare SulSicuro per un preventivo trasparente che ti faccia decidere al meglio cosa fare con il tuo elettrodomestico.

Ovviamente, il discorso può essere diverso a seconda dell’elettrodomestico di cui stiamo parlando: se alcuni piccoli elettrodomestici o apparecchi “bruni” sembrano scadere con la garanzia, iniziando a funzionare male fin dal giorno in cui termina quest’ultima, i grandi elettrodomestici sono decisamente più longevi, tanto da essere tramandati di generazione e in generazione. Tra i più longevi ci sono condizionatori a pompa di calore o portatili – difficilmente chi ne acquista uno lo sostituirà – e le caldaie. Quindi, in caso di rottura è importante fare delle valutazioni tecniche in termini di efficienza, magari con il supporto di un tecnico. Se ci dovessimo rendere conto che la caldaia dovesse essere inefficiente al punto da diventare fonte di inquinamento e dispendiosa in bolletta, forse è il caso di valutare il nuovo acquisto.

Attenzione allo smaltimento! Si stima che in Italia spariscano circa il 40% di elettrodomestici prima di arrivare in discarica. Se molti vengono “riciclati” sul mercato dell’usato o rigenerati, sono tantissimi i dispositivi che non riescono a raggiungere i luoghi di smaltimento autorizzati, andando a finire in discariche abusive. Il peso degli elettrodomestici abbandonati arriva circa a 44mila tonnellate l’anno! Immaginate quanto può esserne contento l’ambiente. Per questo che si scelga di riparare o ricomprare è fondamentale strizzare l’occhio al benessere del nostro pianeta, che nella totalità dei casi coincide con il nostro.

 

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