CANTÙ – I soci dell’associazione Carnevale canturino, nella giornata di ieri, hanno deciso di rinunciare ufficialmente al recupero dell’ultima sfilata nelle date indicate dall’amministrazione comunale, il 22 o il 23 aprile. “Concentreremo gli sforzi sulla Notte dei 1000 colori del Carnevale già in programma per sabato 8 luglio – afferma Fabio Frigerio, presidente dell’associazione Carnevale canturino; - Il Consiglio valuterà come organizzarla e prenderà gli accordi del caso con il Comune”.

Indipendentemente dalle decisioni prese ieri sera, in ogni caso, dalle dichiarazioni del presidente Frigerio traspare una grande amarezza, un senso di rimpianto per il mancato accordo sulla data in cui effettuare l’ultima sfilata dei carri allegorici.

“Questo – afferma Frigerio in una nota diffusa poche ore fa - poteva essere l'anno del lancio della nostra manifestazione a livello sovra-regionale, del consolidamento della nostra associazione e dell'avvio di un piano pluriennale già elaborato per rinnovare la parte meccanica dei nostri carri. Così non sarà. Il maltempo – prosegue Frigerio - ci ha costretto ad annullare la gran sfilata del Sabato grasso. L'eccezionale successo, nostro e della nostra città, che potevamo aspettarci alla terza sfilata di quest’anno ci aveva fatto pensare che fosse possibile, con qualche precauzione, recuperare la sfilata in periodo di Quaresima. La richiesta l’abbiamo fatta per sabato 11/3, così da rispettare le celebrazioni liturgiche domenicali. La nostra delusione è stata grande quando abbiamo ricevuto la lettera del Sindaco che negava questa possibilità. E ancora più grande l'amarezza per le giustificazioni addotte. Ci sembra evidente che è stata una decisione politica. La rispettiamo, ma non la condividiamo”.

Nelle due prime giornate di Carnevale, il 19 e il 26 febbraio, le sfilate dei carri allegorici erano riuscite ad attirare ben 7.273 spettatori paganti, tra cui un gran numero di curiosi provenienti da fuori Cantù. E negli anni precedenti, tra il 2012 e il 2016, il numero totale di spettatori aveva raggiunto cifre davvero ragguardevoli: quasi 36.000 persone.

R. I.