COMO - Sgominata una banda che terrorizzava la zona del Canturino. Questa mattina, dalle 7:30 alle 11:00 circa, al termine della complessa e articolata attività investigativa iniziata lo scorso 18 ottobre e coordinata dalla Procura di Como, finalizzata all'individuazione e all'arresto di una batteria di rapinatori dediti a reati contro il patrimonio nel Comasco, il personale dipendente del Norm, collaborando in fase esecutiva con i militari del gruppo di Monza, ha arrestato:

P.C.D., nato e residente a Monza nel 1991, celibe, disoccupato, tossicodipendente, pluripregiudicato;
N.L., nato a Como nel 1994, residente a Senna Comasco, celibe, operaio, tossicodipendente, incensurato;
I.V., nato e residente a Monza nel 1990, celibe, operaio, pregiudicato.

Tutti e tre sono in custodia cautelare perché accusati di vari reati. N.L. di essere l'esecutore di una rapina commessa il 18 ottobre scorso a Cantù, in via S. Giuseppe, ai danni di una donna canturina 54enne, portandole via 265 euro dopo averla minacciata con un coltello. Ma non solo. Tutti e tre avrebbero rubato una Panda lo scorso 21 aprile, a Senna Comasco. P.C.D. e I.V. avrebbero tentato una rapina ai danni di un distributore di carburante il 21 aprile a Como, in via Niguarda. Ma nonostante le minacce con una pistola il colpo non sarebbe stato perfezionato perché sopraggiunti altri clienti. P.C.D. è anche accusato di porto abusivo armi, ovvero la pistola utilizzata nel colpo al distributore, mentre N.L.  di porto abusivo oggetti atti a offesa, ovvero il coltello.

P.C.D. si trova nel carcere di Monza e nella sua abitazione sono stati trovati dieci grammi di marijuana, due bilancini di precisione e materiale idoneo al confezionamento di dosi. N.L. è stato arrestato a Legnano, sul posto di lavoro, e portato nel carcere a Busto Arsizio, mentre I.V. è stato portato nella struttura monzese. In casa è stata trovata una scacciacani priva del tappo rosso, in tutto simile all'arma utilizzata per la rapina al benzinaio.