CRONACA – Smaltimento illecito di rifiuti: 66 indagati e 10 società coinvolte

domenica, 9 novembre 2025

COMO - Una maxi indagine condotta dal Noe dei Carabinieri e dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano ha portato alla luce un vasto sistema di gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi, con epicentro nelle province di Como e Milano. Coinvolte le società Cereda Ambrogio srl di Lurago d’Erba e La Nuova Terra, con sedi a Vertemate con Minoprio e Bregnano.

Il sostituto procuratore Francesco De Tommasi ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini a 66 persone fisiche e 10 società. Quattro dirigenti della Cereda, tra cui il presidente e l’amministratore delegato, sono accusati di associazione per delinquere: tra il 2020 e il 2023 avrebbero simulato operazioni di recupero, smaltendo in realtà i rifiuti senza alcun trattamento, tramite il meccanismo del “giro bolla”.

Coinvolti anche una trentina di autisti, accusati di aver trasportato e gestito abusivamente decine di tonnellate di rifiuti, tra cui metalli e pneumatici fuori uso, generando profitti illeciti per circa mezzo milione di euro. Contestata anche la perdita di tracciabilità di oltre 1.700 tonnellate di pneumatici tra il 2020 e il 2022.

Le indagini hanno toccato anche altre realtà, come la Floricoltura Ghezzi Giuseppe e la Ghema di Rovellasca: il legale rappresentante Giuseppe Ghezzi è accusato di aver conferito nel 2022 circa 360 tonnellate di rifiuti da demolizione nel cantiere del Como Calcio 1907 a Mozzate, spacciandoli per aggregati riciclati senza aver effettuato le operazioni previste.

RedCro

 

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