ECONOMIA – Spaccatura in Camera di Commercio. Fermi statuto, nome e logo

venerdì, 5 giugno 2020

COMO - Resa dei conti in Camera di Commercio tra "dirigisti" e posizione più aperte alla partecipazione. Bocciato in consiglio il nuovo statuto e sospesa la decisione su nome e logo dell'ente che, dopo 17 anni, riunifica le camere di Como e Lecco.

In consiglio serviva una maggioranza di 22 su 33 per approvare il nuovo statuto, passo fondamentale per concretizzare la fusione attuata a marzo 2019, ma tra assenti e cambi di posizione non si è arrivati ai 22 favorevoli e sembra trattarsi di una sfiducia al presidente Marco Galimberti soprattutto perché la frattura in questo caso non è territoriale - come si sarebbe potuto prevedere - bensì entra nel merito politico della Camera di Commercio Como-Lecco. Quello che i "ribelli" chiedono è un ente meno verticistico e più aperto alle istanze del consiglio.

Commissioni, consiglio e diplomazia tornano dunque al lavoro, la nuova Camera di Commercio Como-Lecco è ancora tutta da realizzare.

 

 

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