STALKING – Canturina si vantava degli psicofarmaci messi nel caffè della collega

sabato, 8 aprile 2017

PUSIANO - Colpiscono per la loro crudezza le intercettazioni del caso di stalking a scuola che ha portato giovedì agli arresti domiciliari di A. R., 40 anni, insegnante di Cantù e C. G., mamma di un suo studente, residente a Carugo accusata in concorso.

Come riporta Il Giorno, la docente si vantava dei propri "successi" con la complice mediante continui messaggi su whatsapp: "È k.o., hanno fatto effetto subito… È drogata di farmaci…Ben le sta. Se era per me poteva schiattare in classe… Ma quante gocce le avrò dato?". A. R. è evidentemente soddisfatta: la dose di psicofarmaci in quantità non meglio definita che ha appena messo nel caffè offerto alla sua vittima sembra funzionare alla grande. La vittima è una collega di scuola presa di mira per mesi dalle due donne a causa di un episodio avvenuto in ambito didattico.

Prima del caffè "avvelenato" del 9 dicembre scorso era stata insultata verbalmente, continuamente stalkerata. "Tra settembre e dicembre – ha raccontato la vittima agli inquirenti – C. G. mi ha letteralmente subissata di richieste, istanze di ogni genere, osservazioni sull’operato degli insegnanti, tanto che la preside era costretta a fissare continue assemblee straordinarie". E anche dopo la denuncia ai carabinieri di Erba tali comportamenti non sono cessati motivando così la custodia cautelare per le due donne, chiesta dal sostituto procuratore Daniela Moroni, e firmata dal gip Maria Luisa Lo Gatto. Settimana prossima le accusate dovranno rispondere all'interrogatorio di garanzia.

 

 

 

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