RAPINE – Sei fermati per Lurate e Novedrate. Il video del colpo al portavalori

mercoledì, 22 febbraio 2017

CANTÙ – I carabinieri di Cantù nelle scorse ore hanno eseguito sei ordinanze di custodia cautelare ai danni di altrettanti individui appartenenti a due distinte bande di rapinatori, le stesse che negli scorsi mesi avevano organizzato ed eseguito le rapine ai danni di un portavalori a Lurate Caccivio e di una villa a Novedrate.

I malviventi sono stati arrestati mentre si trovavano all’interno delle proprie abitazioni, e dovranno rispondere delle accuse di concorso in rapina aggravata, sequestro di persona e porto abusivo d’arma da fuoco in luogo pubblico.

Una delle figure chiave è P. A., un 66enne residente a Cucciago, da molti ritenuto l’anello di congiunzione tra le due bande di malviventi. Quest’ultimo è risultato essere uno dei principali basisti del gruppo, una di quelle figure incaricate di individuare gli obiettivi più appetibili di una determinata zona e di organizzare il colpo nei minimi dettagli, condividendo le informazioni raccolte anche con bande di rapinatori provenienti da altre regioni (nel caso dell’assalto al portavalori sono stati coinvolti anche alcuni individui residenti in provincia di Imperia).

La prima rapina si verificò lo scorso 14 novembre a Lurate Caccivio, in via Cagnola, dove un portavalori della Mondialpol era stato assaltato da due uomini armati di pistola. I malviventi s’erano scagliati contro una delle guardie giurate, puntandogli contro la pistola e sottraendogli la propria arma d’ordinanza. I due rapinatori – entrambi a volto scoperto – hanno sottratto un plico contenente circa 24.000 euro in contanti (il plico proveniva dalla Gecotras Srl, che corrisponde alla Bartolini Spa) , e sono scomparsi poco dopo in una delle vie circostanti.

Le guardie giurate in servizio sul portavalori erano due, e si ritiene che una di esse – D.A., un 36enne residente a Como, ora agli arresti domiciliari – abbia collaborato attivamente con i malviventi nell’esecuzione della rapina (nelle settimane precedenti sarebbe entrato in contatto proprio col già citato P. A). Tale ipotesi sembrerebbe avvalorata dall’atteggiamento sospetto dei due assaltatori al momento del colpo: i due uomini, infatti, non si sarebbero minimamente preoccupati della reazione della guardia giurata che si trovava all’interno del furgone, e sono scappati in tutta fretta senza guardarsi indietro. I rapinatori sembravano conoscere alla perfezione il protocollo dell’istituto di vigilanza: in caso di aggressione, infatti, la guardia giurata che si trova all’interno del furgone deve assolutamente attivare il sistema di blocco automatico delle porte del blindato.

I carabinieri sono riusciti a identificare soltanto uno dei tre esecutori materiali della rapina – si tratta di R. T, un 34enne residente in provincia di Imperia, ora arrestato – mentre sull’identità degli altri due sono tuttora in corso degli accertamenti.

Uno dei basisti che avrebbe organizzato la rapina di Lurate Caccivio, peraltro, aveva sviluppato dei contatti anche con un’altra banda di rapinatori, i responsabili della rapina in una villa di Novedrate che si verificò lo scorso 21 gennaio. In quell’occasione tre malviventi entrarono a volto coperto nell’abitazione, e dopo aver imbavagliato la padrona di casa e aver stordito il marito (rientrato a casa in un secondo momento) riuscirono a fuggire con 5.500 euro in contanti e con diversi oggetti di valore. Rubarono perfino l’auto della coppia, un’utilitaria.

Uno dei rapinatori non è stato ancora identificato, mentre gli altri due sono T. P., un 56enne residente a Cucciago, e A.C., un 38enne di Baranzate. Questi ultimi, insieme a uno degli esecutori della rapina al portavalori (R.T.) e ai due principali basisti, si trovano nel carcere del Bassone, dove resteranno in attesa di essere processati.

Questa mattina si sono svolte anche diverse perquisizioni nelle abitazioni di tutti gli arrestati, e nella villa di M.B. – residente a Mariano Comense, uno dei due principali basisti – sono state rinvenute numerose armi e munizioni di diverso genere, oltre ad un discreto quantitativo di marijuana e di hashish. L’intervento dei carabinieri si è dimostrato provvidenziale: secondo quanto si è potuto apprendere nelle ultime ore infatti alcuni dei malviventi arrestati in mattinata stavano per organizzare un altro colpo, probabilmente una rapina.

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