MARIANO – Proroga per la discarica degli incendi. Ambientalisti: “Una beffa!”

lunedì, 2 agosto 2021

MARIANO COMENSE - Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” interviene sulla proroga alla chiusura dell’impianto di Cascina Settuzzi. Il 31 luglio 2021 infatti doveva essere la data della fine dei conferimenti di rifiuti nella discarica di Mariano Comense, invece è intervenuta l’ennesima proroga.

La proroga per altri 2-3 mesi circa è una beffa! I conferimenti dei rifiuti nell’impianto di Cascina Settuzzi avrebbero dovuto cessare definitivamente il 31 luglio. Invece il Comune ha preferito procrastinare ancora una volta la scadenza, cosa che purtroppo abbiamo visto troppo spesso negli anni passati, proroghe paradossalmente arrivate, in passato, dopo i numerosi incendi. Ribadiamo le nostre richieste: cessazione immediata dei conferimenti di rifiuti e inizio della messa in sicurezza del sito, con le opportune verifiche che dovranno continuare per anni, soprattutto sul percolato che potrebbe interessare il terreno sottostante e, da qui, le falde sotterranee”.

Si ricorda che l’impianto di Cascina Settuzzi è attivo dal 1982 e molte volte la discarica di Mariano è stata protagonista di incendi, nel 2014, nel 2018 (per ben due volte) e, ultimo in ordine di tempo, a marzo 2019, con un rogo che ha interessato una vasta porzione della discarica.

"La discarica è un metodo obsoleto e pericoloso per lo smaltimento dei rifiuti, perché crea un pesante impatto ambientale (percolato, emissioni in atmosfera, odori, rischio incendi, ecc.) - prosegue Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” - La discarica di Mariano Comense va chiusa definitivamente e, subito dopo, deve essere avviato un serio programma di monitoraggio per la messa in sicurezza del sito, anche per il futuro. Infatti la discarica, anche una volta chiusa, può costituire un pericolo per l'ambiente, sia per eventuali incendi che dovessero svilupparsi, sia per la tenuta dei fronti, sia per il percolato che dovesse fuoriuscire dal fondo della discarica. In tutti gli anni in cui è stata attiva, nel sito sono state interrate diverse tipologie di rifiuti, in grado di sviluppare un percolato potenzialmente pericoloso per il terreno e per le falde sottostanti. Per tutti questi motivi è necessario avviare un piano di monitoraggio e di messa in sicurezza. Ricordiamo che nella stessa Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.), emanata dalla Provincia, il monitoraggio deve essere fatto sulle acque sotterranee e sul percolato”.

 

 

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