CONFINE – Triplicato il numero dei passatori ‘beccati’ in Ticino

mercoledì, 25 febbraio 2015

BROGEDA DOGANALUGANO - I passatori fermati in Ticino sono triplicati rispetto al 2013. Molti improvvisati e il Cantone a noi confinante ha registrato il record assoluto della Confederazione per la presenza di clandestini. Il bilancio dell'attività del Corpo guardie di confine attivo alle frontiere ticinesi conferma la dimensione drammatica e imponente del fenomeno alle nostre frontiere, una piccola Lampedusa a due passi dalle Alpi che poi piccola non è lo è nemmeno tanto.

Sono circa centocinquanta i sospetti passatori intercettati nel corso del 2014 dalle forze dell'ordine della Confederazione al confine con Varese e Como, fra loro alcuni professionisti e diversi improvvisati che cercavano con questa tratta di uomini di raggranellare qualche soldo, "tra i 200 e i 300 euro a persona per fare pochi chilometri", ha precisato durante la presentazione del bilancio dell'attività del corpo il magistrato ticinese Chiara Borelli. Un numero, appunto, triplicato rispetto al 2013. I clandestini individuati nel Cantone sono stati un totale di 7.300, una ventina al giorno, un dato che corrisponde a circa la metà dei clandestini individuati sull'intero territorio nazionale elvetico - un totale di 14.265 soggiorni illegali - quando erano stati 6.000 nel corso del 2013. Tra questi la stragrande maggioranza, ossia 5.761 casi, sono poi sfociati in richieste di asilo inviate alle cancellerie cantonali (erano state 4.736 l'anno precedente, mentre nell'intero territorio svizzero se ne erano contate 5.339 nel 2013 e 6.347 nel 2014). I ricercati fermati dal corpo nel corso del 2014 sono stai 2.800 circa, mentre a 463 persone è stato intimato un divieto di entrata nel Paese, 27 casi in meno rispetto l'anno precedente. Accanto ai passatori improvvisati, esiste "un'organizzazione ben strutturata" che si mette in azione contattando i clandestini e organizzando loro il passaggio del confine con ogni mezzo: dalle auto ai monti, dalle reti del confine da aggirare sino ai doppi fondi dei mezzi.

Nell'ambito della cooperazione transfrontaliera tra Polizia di Stato e autorità elvetiche, ieri pomeriggio al valico autostradale di Brogeda a bordo di una autovettura diretta in Svizzera le guardie di confine rintracciavano 4 cittadini somali con documenti italiani di dubbia provenienza i quali, non proponendo la richiesta di asilo, venivano respinti in Italia in riammissione semplificata. Presi in carico dalla Polizia di Frontiera del Settore di Ponte Chiasso, gli agenti appuravano che il quartetto era irregolare sul territorio Schengen e ciascuno di essi in possesso di un permesso di soggiorno e un titolo di viaggio per stranieri apparentemente rilasciati dalla Questura di Caserta ma in realtà integralmente falsi. La Polizia procedeva quindi al sequestro degli 8 documenti e alla denuncia dei 4 somali per possesso di documenti falsi e immigrazione clandestina, che anche in Italia non chiedevano asilo intendendo recarsi in Germania.

 

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