UNIPOL SAI – Giorni di Champions Cup, che salita

sabato, 28 marzo 2015

CANTÙ -  Finale di Champions Cup tutta in salita per la UnipolSai. Nei giorni scorsi è stata ufficializzata la composizione dei due gironi in cui sono state divise le otto pretendenti al più prestigioso trofeo europeo, in programma dall’1 al 3 maggio in Abruzzo. I biancoblu, usciti come teste di serie dal torneo di qualificazione a Tolosa, nella prima fase troveranno le avversarie più forti, tra cui i detentori del titolo, i turchi del Galatasaray.

briantea 84.jpg1Un gruppo di ferro quello in cui è stata inserita la formazione allenata da Malik Abes: praticamente nessuna può essere considerata una squadra cuscinetto, dato che il girone B comprende – oltre alla UnipolSai e ai Campioni d’Europa in carica – anche il Santa Lucia Roma e i tedeschi del Lahn Dill (terzi un anno fa al termine della Final8 in Spagna e teste di serie del girone di qualificazione). Nel girone A, invece, insieme agli organizzatori della Polisportiva Amicacci Giulianova, ci saranno il CD Ilunion Madrid (vice campione, sconfitto dalla UnipolSai in Francia), Porto Torres e Oettinger (capace di piegare i capitolini e vincere il girone di Eurolega).

briantea 84.jpg2Per la prima volta nella storia, dunque, ci saranno ben 4 formazioni in rappresentanza dell’Italia alla finale di Coppa dei Campioni. Per di più, in una Final8 italiana anche nell’organizzazione, affidata al super presidente giuliese Giuseppe Marchionni. La formula della Champions Cup: due gruppi da 4 squadre che si incontrano in un girone all’italiana a turno unico. Le prime due classificate di ogni gruppo si affronteranno in una semifinale incrociata (A1-B2 e B1-A1), da cui emergeranno le due finaliste per il 1°-2° posto e le sfidanti per la medaglia di bronzo. Mentre le altre formazioni disputeranno le semifinali e finali dal quinto all’ottavo posto. Si inizia venerdì 1 maggio alle 13.30, mentre la partita che assegna il titolo europeo è prevista alle 12.15 di domenica 3 maggio al PalaMaggetti di Roseto degli Abruzzi. Il secondo campo di gioco è ad Alba Adriatica.

“Per vincere in ogni caso occorre battere i più forti – ha commentato il presidente Alfredo Marson alla comunicazione dei gironi -, quindi incontrarli prima o dopo poco cambia... Certo, sappiamo che nelle tre partite del girone non potremo sbagliare un colpo. Saranno tre gare di fuoco, dove dovremo dare tutto e ancora di più, senza cedimenti fisici né psicologici. Speriamo di arrivare carichi e non disperdere energie. Per noi questa finale di Coppa dei Campioni è un obiettivo sensibile, non lo nascondiamo. Perché quest’anno la squadra è stata costruita per migliorare il quarto posto dell’anno scorso, ma sappiamo che sarà molto difficile, tutti si sono rafforzati e in una competizione di questo tipo sono i dettagli che fanno la differenza, l’equilibrio regna sovrano. Crediamo tuttavia di avere tutte le carte in regola per stare tra le big d’Europa e cercheremo di meritare questo ruolo fino in fondo”.

“Il nostro girone con tre teste di serie tutte insieme è una cosa poco giusta per il decoro di questa manifestazione – è l’opinione più pungente di un preoccupato Malik Abes -. Siamo costretti a giocare 3 partite molte dure e intense, in totale cinque di altissimo livello in due giorni e mezzo. Saranno cinque finali una in fila all’altra, con tempo zero di ricupero. Mentre gli avversari avranno almeno due partite facili. Anche se dovessimo passare il girone, alla fine temo che le nostre forze non basteranno. Mi aspetto che per l’anno prossimo possa essere messo a punto un regolamento più equo, al quale mi offro di collaborare perché tengo al fatto che la Federazione internazionale di basket in carrozzina possa essere garante di una competizione di altissimo livello, quale è la Coppa dei Campioni, strutturata in maniera più simile a quello che avviene negli altri sport”.

 

 

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