RUBRICA SOSTENIBILITÀ – Inquinamento e salute: come possiamo contribuire?

lunedì, 6 giugno 2022

RUBRICA - Inquinamento e salute rappresentano un binomio tristemente imperfetto ma reale che coinvolge tutti mettendoci di fronte alle nostre responsabilità: se è vero che l'inquinamento incide sulla salute, se è vero che la salute è la nostra priorità allora è altrettanto vero che bisogna non solo porsi le giuste domande ma anche agire concretamente per migliorare la nostra condizione. Riflessioni necessarie, affrontate con Pasquale Coppolella, consulente aziendale sulla sostenibilità.

Dottor Coppolella quali sono le forme di inquinamento più pericolose per l'ambiente e la salute?

 Le più conosciute e più pericolose per ambiente e salute sono l' inquinamento del suolo, dell’aria e dell’acqua. L’inquinamento del suolo deriva dall’immissione nell’ambiente di prodotti chimici, organici ed inorganici, provenienti da attività urbane, industriali e agrarie e porta ad un’alterazione profonda degli equilibri chimici e biologici del suolo, ove le sostanze suddette possono entrare nelle catene alimentari e nelle falde acquifere, con danni enormi per la salute. Inoltre, questo tipo di inquinamento può determinare alterazione dell’ecosistema suolo, con perdita di biodiversità e drastica riduzione della fertilità.

L’inquinamento dell’acqua, particolarmente pericoloso per l’ambiente e salute perché l’acqua è la nostra fonte di vita, si può suddividere in civile, industriale e agro zootecnico. L’inquinamento di origine civile è fondamentalmente quello derivante dallo scarico, principalmente domestico, dei liquami urbani; essi contengono soprattutto sostanze organiche di origine metabolica, ma anche sostanze chimiche come, ad esempio, i saponi. Queste sostanze, successivamente, si riversano generalmente nei corsi d’acqua superficiali, arrivando al mare, ma a volte si infiltrano nel sottosuolo, raggiungendo le falde acquifere. L’inquinamento industriale è dovuto allo scarico, direttamente in fiumi e mari o nel terreno, di acque contenenti sostanze tossiche e non biodegradabili, scarti del processo produttivo, tutte responsabili dell’avvelenamento delle acque e della moria di pesci. L’inquinamento agro-zootecnico riguarda le attività agricole, che sono principalmente responsabili del rilascio di nutrienti, azoto e fosforo, a seguito dell’utilizzo di fertilizzanti chimici. L’utilizzo dei fertilizzanti ha subito un consistente incremento soprattutto nelle regioni del nord Italia, dove l’agricoltura è maggiormente sviluppata ed intensiva, determinando gravi fenomeni di inquinamento delle falde acquifere.

Infine, l’inquinamento atmosferico che possiamo definire come lo stato della qualità dell’aria conseguente alla immissione nella stessa di sostanze di qualsiasi natura in misura e condizioni tali da alterarne la salubrità e, come abbiamo già avuto modo di spiegare, possiamo suddividere fra quello che provoca deterioramento dell’ambiente e danni diretti alla salute e quello che contribuisce al riscaldamento globale, con i cosiddetti gas serra. Entrambi dannosi per ambiente e salute. La contaminazione dell’aria può provenire da industrie, veicoli, centrali elettriche, incenerimento rifiuti e molte altre fonti. Le sostanze più comuni a “danno diretto” alle persone e alle cose sono: il monossido di carbonio, il benzene, il particolato, l’ossido di zolfo, l’ossido di azoto, che sono i gas i cui livelli vengono misurati per stabilire i livelli di inquinamento nella città. Invece, i principali gas serra responsabili del riscaldamento globale sono l’anidride carbonica e il metano.   

 

Un modello a inquinamento zero esiste?

Non può esistere un modello a inquinamento zero. L’ecosistema Terra ha dei fenomeni naturali di inquinamento, che nel corso dei millenni si sono attutiti, ma che in passato sono stati anche molto violenti: incendi, eruzioni vulcaniche, tsunami, alluvioni. L’inquinamento provocato da un’eruzione vulcanica di grandi dimensioni può modificare radicalmente degli ecosistemi, distruggendo in poco tempo delle intere specie locali. Un’alluvione può contaminare enormi aree, come pure uno tsunami. Per fortuna la terra ha maturato nei millenni dei meccanismi di assorbimento e smaltimento dell’inquinamento auto-generato, tramite gli oceani, le piante e l’atmosfera, che sono dei formidabili strumenti di compensazione. Un equilibrio perfetto. Il contributo negativo che ha dato l'umanità nel corso dei secoli ha sbilanciato gli equilibri, generando molto più inquinamento di quanto la terra possa riuscire ad assorbire e smaltire e quindi, questo eccesso, in crescita purtroppo, è il nostro problema. Prendiamo per esempio i gas serra, come esempio esemplificativo. Essi sono importanti per permettere all’atmosfera di trattenere il calore, l'effetto serra, per cui la generazione di gas serra non è un problema, anzi. Il problema è l’eccesso di gas serra, proveniente da eccesso di inquinamento. Per cui in definitiva non possiamo parlare di modello a inquinamento zero, ma piuttosto modello a inquinamento giusto per la nostra sopravvivenza.          

 

In che modo noi possiamo contribuire per abbassare i livelli di inquinamento delle nostre città?

 Ci sono una miriade di cose che possiamo e dobbiamo fare, tutte raggruppabili sotto un unico titolo: cambiare stile di vita. Albert Einstein diceva che non puoi risolvere un problema usando lo stesso paradigma che lo ha generato e quindi se non cambiamo radicalmente stile di vita sarà impossibile ottenere il risultato.

È necessario insistere davvero sulla generazione di energia in maniera pulita. Lo abbiamo detto e non mi stanco mai di ripeterlo: stop in tempi brevi al bruciare gas o petrolio per generare energia, abbiamo come Paese tante opportunità per il fotovoltaico, idrico, eolico e geotermico e, tristemente, abbiamo scoperto, a causa della guerra in Russia, che siamo prigionieri di un sistema vetusto e vessatorio, che ci siamo costruiti per pigrizia e mancanza di coraggio e capacità di innovare di varie generazioni: ecco il cambio di stile di vita e di mentalità.

Bisogna cambiare le nostre modalità di spostamento, l’inquinamento da traffico è terribile. Come ho detto altre volte incentiviamo il lavoro da casa, sento ancora posizioni da “secolo scorso” a riguardo e potenziamo davvero i mezzi pubblici, trasformando uno slogan in un fatto.  

Separiamo i rifiuti per il riciclo. È solo una questione di abitudine. L’inquinamento da incenerimento rifiuti indifferenziati è davvero devastante e il riciclo aiuta enormemente.

E potrei andare avanti ancor per molto, ma vorrei dire una cosa un po’ meno scontata. La frutta e verdura che mangiamo, quella luccicante e bella da vedere sugli scaffali, è il risultato dell’utilizzo di tanti fertilizzanti e pesticidi, il cui effetto sul suolo e sull’aria è devastante. Perché? Perché il nostro stile di vita esige un certo protocollo: compro solo se perfetta. Ebbene la perfezione ha un altissimo costo, oltre che consegnarci dei prodotti di “plastica”, alla vista e al sapore. Cambiamo stile di vita e compriamo solo frutta e verdura naturali, aiutando e incoraggiando i piccoli produttori locali… quando ero piccolo raccoglievo le pesche mature cadute dagli alberi, le lavavo, toglievo la parte marcia e me le mangiavo, godendomi il sapore impareggiabile.

S.D.D.

 

il Canturino NEWS - supplemento quotidiano a Lario News, testata giornalistica registrata (Tribunale LC n. 234/2015)