RICATTO – 16mila € in una settimana per mantenere un segreto. Due arresti

sabato, 18 agosto 2018

CANTÙ - Due arresti per estorsione e resistenza a pubblico ufficiale eseguiti dai carabinieri di Cantù. In flagranza di reato i militari della radiomobile con la collaborazione dei colleghi della stazione cittadina hanno fermato martedì 14 agosto nei pressi del centro storico un italiano classe 1978 e un cittadino rumeno classe 1997, entrambi residenti fuori provincia

Il provvedimento è scaturito a seguito della denuncia sporta lo scorso 9 agosto da un cittadino comasco diventato bersaglio di continue e ripetute richieste estorsive da parte dei due. Nello specifico la vittima, in un momento di difficoltà dal punto di vista sentimentale, avrebbe reperito su un sito internet il contatto di una “accompagnatrice” transessuale, rivelatasi poi essere l'italiano ora arrestato il quale, a seguito del successivo rifiuto del richiedente alla consumazione del rapporto sessuale, avrebbe preteso l’intera corresponsione pattuita. Da qui l’inizio del continuo ricatto.

Più somme di denaro, corrisposte dalla vittima ai suoi aguzzini, in cambio del silenzio di questi ultimi, che hanno insistentemente minacciato il denunciante di rivelare il loro “segreto” ai suoi familiari. Continui esborsi di denaro che, in totale, nel periodo compreso tra il 5 e il 13 agosto hanno superato i 16mila euro.

Le minacce, giunte sia verbalmente sia attraverso messaggi “whatsapp” da entrambi i soggetti (che peraltro alternativamente hanno riscosso le somme di denaro), si sono protratte, per l’appunto, fino all’ultima richiesta estorsiva, giunta nella serata del 13 agosto, quando, a seguito delle denuncia presentata da una vittima ormai esasperata dalle continue richieste, è stato predisposto un’apposita e mirata operazione condotta dai militari di Cantù. Blitz, ovviamente, giunto a corollario di una serie di accertamenti documentali e approfondimenti investigativi che hanno escluso qualsiasi dubbio circa l’entità del reato e le responsabilità dei due autori.

All’esito di tali approfondimenti, dunque, i militari operanti sono intervenuti nel luogo concordato per l’appuntamento della consegna di denaro e, al momento dello scambio, hanno bloccato i due rei che hanno reagito opponendo resistenza, arrestandoli e rinvenendo la somma di denaro appena ceduta dalla vittima.

Venerdì il tribunale di Como ha convalidato l'arresto di entrambi con misura cautelare in carcere applicata per il più anziano dei due, il quale si è assunto le responsabilità dell’intera vicenda.

 

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