DESIO - Udanoh in serata di grazia conduce Cantù alla prima vittoria in campionato. I biancoblu allenati da coach Evgeny Pashutin non deludono tra le mura amiche e regalano ai propri tifosi una prestazione da incorniciare. A fare la differenza capitan Ike Joseph Udanoh capace di infilare 13 punti, 13 rimbalzi, 8 assiste e sei falli subiti. Trascinatore della gara anche il talento dell’ex trentino Tony Mitchell, a referto con 17 punti, 6 rimbalzi e 3 assist. Sul tabellino vanno a doppia cifra anche Gaines, Jefferson e Blakes. La bella vittoria di Cantù nel posticipo della seconda giornata di campionato vede anche l’ottimo esordio di Davon Jefferson, autore di 16 punti e 5 rimbalzi catturati.
LA CRONACA
Prima della palla a due doveroso il ricordo a Patrick Baumann, segretario generale della FIBA venuto a mancare all’alba in Argentina, a Buenos Aires, a soli 51 anni. Dopo il minuto di silenzio i biancoblu partono con un quintetto tutto nuovo: l’ultimo acquisto Jefferson subito titolare, in sua compagnia il vice capitano Parrillo, applauditissimo dal popolo canturino che ne richiedeva a gran voce l’utilizzo dal primo minuto. Completano lo starting five i confermatissimi Udanoh, Mitchell e Gaines, quest’ultimo schierato in cabina di regia. Con sette americani nel roster, obbligato il turnover per coach Pashutin: a non andare a referto è Calhoun, il quale lascia il posto per un lungo in più. Coach Buscaglia, invece, schiera la sua Dolomiti Energia con Radicevic, Marble, Mian, Pascolo ed Hogue in quintetto.
A partire bene sono gli ospiti, guidati in avvio da uno scatenato Mian, autore di due triple consecutive che permettono a Trento di effettuare un allungo importante: 8-0 dopo due minuti e mezzo, time out immediato per Pashutin. A sbloccare lo score per i canturini ci pensa il grande ex di giornata, Mitchell, protagonista di una schiacciata davvero notevole. Tuttavia, l’acuto dell’ex bianconero non basta a spaventare i vice campioni d’Italia in carica, ancora a segno con la terza tripla personale. 11-2 per gli ospiti al 3’. Poco dopo, però, si sveglia la Red October, letteralmente trascinata in attacco da un Gaines in versione “American Sniper”, quasi perfetto nel primo quarto con 5 triple mortifere su 6 tentate. Da segnalare anche il primo canestro di Jefferson in maglia biancoblu, positivo in avvio di gara. Nella prima frazione però Cantù non è solo Gaines, a rubare la scena è anche Mitchell, spettacolare con un paio di schiacciate, tipiche del suo repertorio. Ed è proprio l’ala con il numero uno sulla schiena a portare per la prima volta in vantaggio i biancoblu con un feroce gioco da tre punti: schiacciata con fallo, più libero extra a bersaglio che vale alla Red October il momentaneo +2 (26-24). Il primo quarto si chiude con il risultato di 28-24 per i padroni di casa, guidati dai 15 punti di Gaines. Dall’altra parte 12 per Mian, con un clamoroso 4 su 4 dall’arco.
Il secondo periodo vede Cantù iniziare nel modo giusto, avanti di due possessi pieni (35-29) grazie ad un Davis entrato molto bene in partita. Brianzoli “on fire”, con Blakes al volante: partenza a tutto gas dell’esterno californiano e +8 biancoblu. La guardia americana sfreccia nel cuore dell’area trentina con coraggio, scaldando l’atmosfera di Desio. Ma gli ospiti non demordono e, grazie a Flaccadori prima ed a Hogue poi, riescono ad accorciare le distanze. Lo stesso Flaccadori, al 17’, sigla dalla lunetta il sorpasso bianconero, portando i suoi avanti 40-39. Nei minuti finali di primo tempo è battaglia vera, con tanti duelli fisici al limite che portano i protagonisti in campo ad innervosirsi, anche a causa di qualche fischio discutibile. Ne è la prova un fallo antisportivo fischiato a Gaines, su Marble, che dà il via ad una serie di proteste da parte del playmaker canturino e della panchina di casa. Alla pausa lunga le due squadre rientrano negli spogliatoi sul 47 pari, segno di tanto equilibrio. Al 20’ spicca il micidiale 5/5 dall’arco di Mian, l’unico in doppia cifra per Trento con 15 punti a referto. Dall’altra parte, per la Red October, 16 di Gaines, top scorer del match fin qui.
Il secondo tempo inizia come era finito il primo, con tanto nervosismo in campo e sugli spalti. A farne le spese è Pashutin, sanzionato con un tecnico per proteste a neppure 2’ dal via. Avvio di terza frazione che vede Jefferson assoluto protagonista, autore di un canestro dietro l’altro. Ottimo esordio in Italia per l’ala prossima ai 32 anni. Il nativo di Los Angeles allunga per Cantù, portando i locali avanti 55-50. Pronta la risposta della squadra allenata da coach Buscaglia, con Marble autore del canestro del momentaneo vantaggio. 55-56 al 26’. Poi, però, i biancoblu riescono a reagire con l’ex Mitchell, autore del +6 ad un minuto dal termine. 64 a 58 al 29’. Nei secondi finali un 2/2 dalla lunetta di Blakes porta la Red October avanti anche di otto lunghezze (66-58) ma, a guastare la festa brianzola, ci pensa un chirurgico Flaccadori. Il talento bergamasco classe ’96 realizza una gran tripla sulla sirena di fine terzo quarto, accorciando le distanze. 66-61 al 30’.
Come in occasione dell’inizio del secondo quarto, a guidare in attacco Cantù in avvio è ancora Davis, in campo con la faccia giusta dopo una prestazione un po’ opaca in quel di Pistoia, al debutto in Serie A contro Avellino. 68-61 al 31’. La Red October, però, non riesce a sfruttare la chance di allungare, perdendo un banale possesso con Blakes. La distrazione del numero quattro biancoblu costa a Cantù un altro canestro subito, ancora una volta Flaccadori il killer, autore di due punti preziosi. Ma Cantù non si scompone, anzi, resta lucida, divertendo il pubblico amico del PalaBancoDesio. Davis showman con una gran stoppata su una partenza aggressiva di Marble, destinato comunque ad arrendersi di fronte al muro alzato dal giocatore nativo del New Jersey. Time out Trento a 4’ e mezzo dalla fine, sotto 72-64. Al 37’ la reazione ospite è affidata alla grinta dell’italo argentino Forray, a segno con cinque punti consecutivi.
Nella fase cruciale del match ci pensa Mitchell: l’asso della Red October veste i panni dell’ex “terribile”, mandando a bersaglio una tripla pesantissima, quella del nuovo +6 canturino. A chiuderla definitivamente in anticipo, però, è uno scatenato Jefferson, suo il canestro che – a meno di 90’’ dalla fine – regala a Cantù la doppia cifra di vantaggio. Un vantaggio rassicurante che permette alla Red October di scivolare via facilmente nel finale, chiudendo con autorità. 84-72 al 40’. Cantù vince con una gran difesa e con una sorprendente aggressività a rimbalzo, catturando ben dodici rimbalzi in più degli ospiti (48-36).
RED OCTOBER CANTÙ-DOLOMITI ENERGIA TRENTINO 84-72
(28-24, 19-23, 19-14, 18-11)
CANTÙ: Gaines 16, Mitchell 17, Blakes 13, Udanoh 13, Baparapè n.e., Parrillo 2, Davis 7, Tassone, Pappalardo n.e., Quaglia n.e., Jefferson 16, Tavernari n.e. All. Pashutin
TRENTO: Marble 8, Radicevic 6, Pascolo 9, Mian 15, Forray 6, Flaccadori 15, Mezzanotte, Doneda n.e., Hogue 10, Jovanovic 3. All. Buscaglia
Arbitri: Martolini, Di Francesco, Paglialunga
Spettatori: 2280