PALAZZETTO – C’è la pubblica utilità: Consiglio comunale unanime

martedì, 9 febbraio 2021

CANTÙ – Una seduta straordinaria in videoconferenza del Consiglio Comunale di Cantù per un tema importante, nel cuore di tutti i canturini: la progettazione, realizzazione e gestione del nuovo palazzetto dello sport in corso Europa con un focus particolare sulla dichiarazione di pubblico interesse e relative condizioni.

Al vaglio del Consiglio la proposta presentata dal gruppo formato da Cantù Next Spa, Bennet Spa, Nessi & Majocchi Spa e la società Consonni Strade Spa che vede la realizzazione e successiva gestione di un palazzetto dello sport con circa 5300 posti a sedere che sorgerà sulle ceneri del progetto incompiuto in corso Europa, con una concessione di 50 anni più 2 per la fase realizzativa.

Un impianto aperto e polifunzionale alle attività sportive, culturali, civiche e all’organizzazione di grandi eventi, questa l’ambizione del Comune.

Il Consiglio si è aperto con gli interventi di Vincenzo Latorraca e Valeriano Maspero in merito al passaggio dello stesso Maspero con Sergio Brenna, l’ex sindaco Edgardo Arosio (Lega) e Michele Ramella (Forza Italia) a Fratelli d’Italia.

Latorraca (PD, Cantù con noi, Unire Cantù) ha espresso viva preoccupazione per l’equilibrio della città messo a rischio da mosse opportunistiche, Maspero ha risposto esprimendo una forte contrarietà verso il modus operandi leghista, che non li ha coinvolti nei processi decisionali in un clima di esclusione culminato con l’uscita dei consiglieri verso il partito guidato da Giorgia Meloni.

Successivamente si è tornati all’ordine del giorno con le parole del sindaco Galbiati: "Il palazzetto di corso Europa rappresenta una ferita. Ora abbiamo l’opportunità di realizzare un sogno che appartiene a tutti e che tutti devono perseguire, con prudenza ma con convinzione”.

Parole ribattute da Latorraca: "Il lavoro delle commissioni è stato importante e ha visto la coesione politica di tutte le forze in campo. Mi preme rimarcare, però, che la ferita del palazzetto è il risultato di gravissimi errori con responsabilità politiche precise che non coinvolgono certo le attuali forze di minoranza".

Importanti anche le parole di Roberta Molteni (Lavori in corso): “Questo progetto è il frutto di un lavoro importante che ha visto la coesione di tutte le forze politiche, chiediamo che l’iter successivo sia affrontato con le stesse modalità. Con lo sguardo rivolto al bene comune. Le ferite inflitte dalla mancata realizzazione del Palazzetto sono state affrontate durante l’amministrazione di Lavori in Corso che, faticosamente, ha dovuto rimettere in piedi un bilancio depauperato dai precedenti errori. Grazie a questo oggi è possibile progettare questa nuova opera per la città”.

Tanti i punti messi sotto esame dalle commissioni, esposti al voto di dichiarazione di pubblico interesse della seduta di Consiglio Comunale. Il primo riguarda la polifunzionalità ovvero garantire la più alta fruibilità in relazione alle attività sportive, culturali, civiche e all’organizzazione di grandi eventi.

In particolare per le attività sportive dovrà essere prevista la precedenza all’utilizzo degli spazi alle associazioni sportive del Comune di Cantù e alle condizioni che verranno indicate in sede di stipula delle obbligatorie convenzioni. Dovranno essere previste delle giornate di utilizzo degli spazi dell’impianto sportivo a titolo gratuito per l’Amministrazione Comunale, le quali saranno definite annualmente in un calendario di gestione dell’impianto.

Inoltre si richiede che vengano realizzati spazi esterni attrezzati di libero utilizzo e che il proponente si renda disponibile a recepire le necessità delle associazioni sportive canturine che verranno rilevate dall’amministrazione.

Altro punto importante riguarda la sezionabilità dell’impianto con relativo contenimento energetico per contenere gli sprechi anche attraverso l’impiego di fonti energetiche alternative e rinnovabili.

Per ciò che riguarda le modalità di accesso alle aree esterne è previsto l’incremento dei percorsi pedonali e ciclabili di collegamento alla rete esistente al fine di disincentivare l’utilizzo delle auto da parte degli utenti residenti a Cantù.

Oltre a questi importanti aspetti, è richiesta la disponibilità a realizzare aree esterne attrezzate subordinandole alle prescrizioni degli enti preposti.

Un punto cruciale riguarda la manutenzione ordinaria e straordinaria che dovrà essere condivisa, sotto il profilo del controllo, con gli uffici dell’Area Tecnica ed in sede di presentazione del PEF definitivo dovrà presentare una contabilizzazione delle spese.

In relazione al piano dei parcheggi proposto, si richiede che il proponente si attivi, attraverso convenzioni con altri soggetti, al reperimento di ulteriori parcheggi, al fine di non saturare gli attuali spazi in progetto.

Importanti precisazioni arrivano sulla tutela dei lotti I, II III e garanzie.

Per il lotto I, a tutela del Comune, si richiede che venga recepita nel PEF la condizione che l’esercizio dell’ipoteca non possa intaccare la destinazione dell’immobile ad uso sportivo mentre per i lotti II, III e garanzie è importante sottolineare che non è prevista una specifica forma di tutela nel caso in cui il concessionario non termini i lavori, rispetto alla cessione delle aree. Pertanto, si dovrà prevedere la cessione delle proprietà al collaudo della struttura.

Sarà comunque concessa all’affidatario la possibilità di vendita degli stessi lotti subordinandola al versamento di una garanzia di importo corrispondente che verrà svincolata al collaudo.

Con conferimento dell’area di via Spluga dove sono collocati circa 200 orti, si richiede che la rimozione degli orti avvenga esclusivamente nell’ipotesi di effettiva necessità della società proponente.

Sul lotto II, in particolare, viene chiarito che se la riforma della legge Stadi consentisse la realizzazione di edilizia residenziale, il proponente dovrà modificare il PEF contemplando una maggiore entrata in riferimento ai lotti il cui valore è stato mantenuto al momento prudenzialmente basso.

Ad influire sulla dichiarazione di pubblico interesse c’è la previsione del versamento di almeno un importo pari a 2 milioni di euro, a titolo di equity, sin dalla stipula della convenzione, specificando tale condizione sia nel PEF definitivo che nella convenzione allegata al progetto definitivo e corrispondendo la restante parte in funzione degli stati d’avanzamento dei lavori, e comunque entro il primo anno.

In fase di stesura del PEF definitivo, verranno posti sotto osservazione diversi elementi: stima prezzi di vendita indicati delle aree, anche in relazione alle plusvalenze tassabili; stima “canone soggetti utilizzatori” comparandolo con gli oneri attualmente gravanti sulla Pallacanestro Cantù e con la convezione tra promotori e Pallacanestro Cantù e stima “naming right” (diritto al nome Ndr) giustificandolo sull’accordo raggiunto e non sul pre-accordo.

Infine si richiede di specificare in sede di presentazione del PEF definitivo il riferimento alla cauzione provvisoria ed alla garanzia di pagamento per l’aggiudicatario, se diverso dal promotore e in caso di esercizio di diritto di prelazione.

La seduta si è conclusa con esito favorevole e il Consiglio ha espresso all'unanimità la dichiarazione di pubblico interesse, con le relative condizioni, per l’opera: la prima pietra del palazzetto sognato dai canturini è stata posta.

RedPol

 

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