NO MAFIA – La Quarto Savona 15 lascia la piazza; Cantù si riscopre Comunità

lunedì, 1 novembre 2021

CANTÙ - Conclusa questo pomeriggio la rassegna Noi Siamo Loro con la partenza della Quarto Savona 15 da piazza Garibaldi alla volta di Palermo. La settimana dedicata alla lotta contro ogni tipo di mafia è stata organizzata dall’Amministrazione Comunale e dalla Consulta Permanente Sicurezza Urbana e Legalità in collaborazione con il Centro Studi Sociali contro le mafie Progetto San Francesco.

“La nostra Amministrazione è esplicitamente impegnata nella lotta e nel contrasto ad ogni tipo di infiltrazione mafiosa - esordisce il vice sindaco Giuseppe Molteni - Ospitare la Quarto Savona 15 nella piazza centrale di Cantù è stato ben più di un onore: abbiamo vissuto un fatto di rilevanza storica, in cui un’intera comunità ha mostrato il proprio dissenso nei confronti delle organizzazioni criminali e si è letteralmente rimpossessata della sua piazza Garibaldi”.

I numeri parlano chiaro. Quasi 15mila i cittadini che si sono recati a visitare la mostra fotografica e la teca che ospitava i resti della Quarto Savona 15, l’auto sulla quale persero la vita gli agenti Montinaro, Schifani e Di Cillo, di scorta al magistrato Falcone e alla moglie Francesca il 23 maggio 1992, giorno della Strage di Capaci. Una vera e propria mobilitazione popolare, quindi, che ha trasformato singoli cittadini in una comunità coesa.

“Si è dato vita ad un percorso capace di suscitare riflessioni ed emozioni - spiega l’assessore alla Sicurezza e Legalità, Maurizio Cattaneo - A posteriori posso affermare che mai titolo fu più azzeccato. “Noi Siamo Loro”: ci siamo trovati a fare parte di un NOI di grande entità, fatto di numeri importanti e di uno scopo comune, a dimostrazione che i cittadini onesti possono agire e Cantù può finalmente voltare pagina”.

I tre incontri della settimana, a partire dall’inaugurazione con Tina Montinaro, vedova del caposcorta Antonio Montinaro, passando per gli interventi delle Forze dell’Ordine e gli approfondimenti con Monica Forte, presidente della Commissione Antimafia di Regione Lombardia, e Sara Ombra, pubblico ministero, hanno ripercorso i terribili avvenimenti sull’infiltrazione mafiosa nel nostro territorio, dal processo dei cosiddetti Fiori di San Vito, sino agli avvenimenti più recenti.

“Abbiamo fatto questa scelta perché, ripercorrendo la storia, i giovani possano prendere coscienza della pericolosità e del peso che le organizzazioni criminali hanno anche sul nostro territorio. Combattere questi fenomeni è possibile, ma il cambiamento passa innanzitutto dall’educazione. “Formare per Informare”, è questo lo slogan del Progetto San Francesco ed è questo il suo principale strumento. In quest’ottica, l’esposizione della teca della Quarto Savona 15 non è stato punto di arrivo, ma di partenza di un programma d’azione pluriennale e proiettato nel futuro che per essere efficace deve avere, come principali interlocutori, gli studenti”, dichiara il presidente della Consulta Permanente Sicurezza Urbana e Legalità e presidente del Progetto San Francesco, Benedetto Madonia.

Un obiettivo di cui la prima manifestazione è proprio il logo NO Mafia Cantù, fedele replica della scritta riportata sul piccolo edificio posto sulla collina di Capaci, dal quale il 23 maggio del 1992 fu azionato il radiocomando che innescò l’esplosivo causa dell’omonima strage.

“No Mafia Cantù non è un semplice logo, ma è un simbolo di libertà, quella stessa libertà di cui i giovani si fanno portavoce - continua Madonia - e Cantù diventa Davide che, metaforicamente parlando, sconfigge Golia”. Il soggiorno della Quarto Savona 15 a Cantù si è concluso, ma continua il suo viaggio in tutta Italia, quale testimone della forza della legalità, tenendo viva la memoria della strage e di tutte le vittime di mafia.

Per non dimenticare questa importante esperienza, è stata aperto un indirizzo email al quale tutti i cittadini potranno inviare fotografie, considerazioni e raccontare emozioni suscitate dal percorso espositivo. È quindi possibile scrivere a nomafiacantu@gmail.com.

 

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