CANTÙ - In occasione del consueto ritrovo canturino del "Mercoledrink" la compagnia carabinieri di Cantù ha intensificato i servizi preventivi e di controllo per garantirne il regolare svolgimento, tuttavia la tarda serata di ieri e la nottata odierna si sono rivelate particolarmente impegnative per i militari in servizio, con un inseguimento nei confronti di uno spacciatore e una rapina commessa da un minorenne con un coltello.
Il primo episodio in serata, lungo via Brighi, quando i carabinieri hanno intimato l’alt ad un’auto Lancia Y il cui conducente aveva destato sospetti. Fondati a quanto pare, dal momento che invece di arrestare la proprio corsa si è dato a repentina fuga per le vie cittadine, ad alta velocità, evitando miracolosamente collisioni con più veicoli in transito nella zona.
I militari sono scattati all'inseguimento. Il fuggitivo, giunto alla rotonda nei pressi del supermercato Aldi di via Milano, ha perso il controllo del mezzo finendo fuori strada. Per nulla scoraggiato, l’uomo è sceso dall’auto per darsi alla fuga a piedi. Rincorso per qualche centinaio di metri è stato infine placcato dalle forze dell'ordine.
La Lancia Y è stata perquisita, dentro vi erano circa 307 grammi di marjuana suddivisa in tre distinte confezioni pronte per essere spacciate e ulteriori 52 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish, anch’essi suddivisi in due distinte confezioni, oltre ad un bilancino di precisione.
Per M.D., di anni 28, canturino, sono così scattate le manette ed è stato accompagnato al Bassone di Como. I reati contestati sono quelli di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e di resistenza a pubblico ufficiale.
La nottata per la Radimobile è continuata con una richiesta di aiuto alle tre di notte in via Madonna dove un giovane raccontava di essere stato minacciato con un coltello. Testimonianza apparsa subito credibile e sconcertate ai militari. Nello specifico il giovane sosteneva di essere stato avvicinato in piazza Garibaldi da due ragazzi, apparentemente di origine nordafricana, i quali pretendevano delle sigarette. Non accettavano di buon occhio il rifiuto, i due avrebbero insultato e offeso la vittima, la quale, intuito che questi cercassero lo scontro, preferì avviarsi verso la propria auto, posteggiata appunto in via Madonna. I disturbatori però non si sarebbero arresi e lo avrebbero pedinato fino al veicolo per poi riprendere nuovamente le provocazioni.
"I due si rivolgevano all’uomo - raccontano i carabinieri - dicendogli che non aveva capito con chi avesse a che fare, che quella era la loro zona e non si poteva permettere di rifiutare le loro richieste. Ribadendo di consegnar loro le sigarette, uno di loro, spalleggiato dall’amico, estraeva da uno zaino un coltello e lo puntava all’addome della vittima che, a questo punto, si trovava costretto ad aderire alla richiesta dei malviventi".
Le precise descrizioni degli aggressori fornite dalla vittima hanno permesso ai militari di intuire subito l'identità dei malviventi. Con la collaborazione della polizia locale di Cantù, anch’essa in servizio nella zona con varie pattuglie, i carabinieri in poco dopo hanno rintracciato i delinquenti, proprio a casa di uno dei due, lì vi era anche un coltello corrispondente alla descrizione fatta dalla vittima. Messi alle stratte hanno ammesso le loro responsabilità, pertanto arrestati per rapina e per il porto del coltello.
Si tratta di due giovani di origine marocchina, entrambi cittadini italiani, uno dei quali, quello che avrebbe puntato il coltello, ancora minorenne. M.Z., di 17 anni, abitante a Cantù, è stato accompagnato al centro minorile Beccaria di Milano, mentre T.M., 18enne, residente a Vertemate con Minoprio, è stato condotto al Bassone.