LA STORIA – Jiwon Park, sudcoreano tifoso della Briantea84

domenica, 25 gennaio 2015

jiwon park briantea 84CANTÙ - Alfredo Marson e la sua Briantea84 Cantù stanno facendo cose incredibili, come aver portato per la prima volta fuori dal proprio paese la nazionale afgana di basket in carrozzina. Il palasport di Seveso-Baruccana è sempre stracolmo di tifosi, grandi e piccoli, e la UnipolSai continua a rimanere imbattuta.

Ieri sera i biancoblu hanno battuto Castelvecchio 96-43 in una partita dominata dal primo all’ultimo minuto, ma per una volta i giocatori protagonisti in campo hanno avuto un “concorrente” sugli spalti: Jiwon Park, 23 anni, sud coreano da Seul. Avete letto bene, questo ragazzo vive a Seul, ed è tifoso (anzi, super tifoso) della UnipolSai, che segue ormai da mesi grazie alla conoscenza e amicizia nata con Malik Abes, coach della Briantea84.

L’estate scorsa i Mondiali 2014 di basket in carrozzina si sono svolti in Corea del Sud e Jiwon, studente in educazione fisica per disabili, si è offerto volontario per accompagnare le nazionali ed è capitato alla squadra svedese, guidata da Malik Abes. La simpatia dell’allenatore, la curiosità del ragazzo, l’amore per la pallacanestro in carrozzina, ed è nata un’amicizia che ha spinto Jiwon a seguire assiduamente la Briantea84 tifando da migliaia di chilometri di distanza. Il suo giocatore preferito è Joachim Gustavsson, svedese in forza alla squadra canturina, conosciuto insieme a coach Abes; dopo la nascita di queste due amicizie era impossibile non scegliere la UnipolSai come squadra del cuore.

Tifare da lontano è l’unica cosa che Park poteva fare, poi ha deciso che non era più sufficiente. Così, approfittando di una vacanza europea, ha adeguato i suoi piani per venire in Italia, non per visitare Roma, Firenze o Milano, ma a Seveso per vedere e tifare in prima fila la sua squadra del cuore. Durante l’intervallo della partita il presidente Marson e Ian Sagar, capitano della Briantea84, hanno consegnato al super tifoso la maglia della squadra, ringraziandolo per questo incredibile amore sbocciato nella lontana Corea del Sud. Un ragazzo come noi, amante dello sport, impressionato dal tifo e dalla qualità tecnica del nostro basket in carrozzina. A fine partita abbiamo scambiato qualche parola, i contatti Facebook e la promessa di tornare in Italia già nei prossimi mesi, magari per tifare la Briantea84 in qualche partita valevole per alzare una coppa.

Lo sport, quello sincero che unisce le persone, non conosce nessuna barriera.

Davide Porro

 

il Canturino NEWS - supplemento quotidiano a Lario News, testata giornalistica registrata (Tribunale LC n. 234/2015)