CANTÙ - Dopo la trasferta a Milano, da cui Cantù (priva di Fesenko) è tornata con una sconfitta, l’Acqua Vitasnella affronterà sabato sera (ore 20:30) la Reyer Venezia di Walter De Raffaele, subentrato a Charlie Recalcati; una prima curiosità sulla partita riguarda infatti la panchina, poiché a Mestre i biancoblu scesero in campo sotto la guida di Fabio Corbani, ed ottennero una straordinaria vittoria, che forse pochi si aspettavano, con molti giocatori in doppia cifra e una prestazione superba del capitano Awudu Abass, inarrestabile in tutti i 40 minuti in cui rimase sul parquet.

"Quel tipo di prestazione c’è stata anche grazia alla squadra – spiega Abi – in realtà non ho forzato molto e ho dimostrato di poter essere di aiuto quando c’è bisogno di me”. I numeri, in effetti, confermano quanto detto dal giovane canturino, in merito alle “non forzature”: 34 punti con 5/5 da due, 5/7 da tre, 9/11 ai liberi, 10 rimbalzi, 8 falli subiti e 44 di valutazione, una partita perfetta, in un momento di cambiamenti per la società.

Fabio Corbani, ex allenatore di Cantù

La squadra ora è completamente rinnovata, e anche per Abass è mutato lo spazio disposizione, i numeri sono leggermente scesi, eppure la zampata del capitano c’è sempre: “Se ce ne fosse bisogno, una prestazione del genere potrebbe riaccadere – spiega il canturino – non è una cosa impossibile ma comunque non è tra le mie priorità”.

In questo momento, infatti, Cantù ha un solo scopo, vincere ogni partita per raggiungere un obiettivo ancora dichiarato, quello dei playoff, e Venezia è una di quelle squadre in corsa per la post season; la Vitasnella non può assolutamente fallire la partita di sabato al Pianella, ma la pressione il capitano canturino pare non sentirla, nemmeno quando si è iniziato chiaramente a dire, alcune settimane fa, il numero di partite massimo che si sarebbero potute perdere (due, e finora Cantù due ne ha perse).

Coach Bazarevich, allenatore di Cantù

“Lo si sapeva già, e un po’ di pressione c’era ma sono rimasto tranquillo – continua Abi – non mi sono mai preoccupato del numero di partite da dover vincere. Dopo Avellino dovevamo conquistare sempre i due punti, a Caserta ci siamo riusciti, a Milano ci abbiamo provato”. E, aggiungiamo noi, purtroppo è andata male, e capitan Abass sembrava arrabbiato a fine partita: “Non mi piace mai essere sotto di 20, dopo che ci avevano dominato, siamo tornati sotto di 8 e alla fine ero arrabbiato come è normale che sia. Potevamo essere sotto di 8 ad Avellino, per esempio, e perdere, e sarei stato arrabbiato allo stesso modo”.

Una fase del match di domenica scorsa a Milano

I brianzoli hanno infatti subito un parziale mortifero nel terzo quarto, riuscendo poi a ricucire quando ormai, però, era troppo tardi, e coach Bazarevich non ha nascosto una certa “stranezza” nel vedere Milano in bonus dopo 35 minuti, nonostante la difesa fisica e aggressiva: “Me ne sono reso conto solo dopo la partita del numero di tiri liberi – spiega Abass – è vero che alcune chiamate possono influire il gioco, ma onestamente avremmo potuto vincere anche con zero liberi tirati, i pochi viaggi in lunetta sono anche dettati dal fatto che non abbiamo attaccato molto il ferro”.

Un’analisi lucida quella del capitano, che consiglia sempre ai suoi compagni di non discutere con la terna: “Non serve mai a nulla, la loro decisione è presa e lo dico sempre ai miei compagni, non sono uno che perde tempo a parlare con gli arbitri”.

Testa quindi a sabato, la Reyer ha firmato l’ala Melvin Ejim (De Raffaele deciderà prima della partita se schierarlo o meno), mentre Fesenko sta continuando il recupero per provare ad essere di aiuto ai suoi compagni.

Comunque, Venezia o non Venezia, i due punti vanno conquistati: “È una partita come le altre e va vinta – conclude capitan Abass – l’abbiamo preparata di conseguenza e vogliamo partire subito bene”.

Davide Porro