LA CONFERENZA – Mauri: “A Desio con coraggio”. Abass al centro del progetto

mercoledì, 18 maggio 2016

Andrea Mauri CUCCIAGO - Un’ora e mezza il tempo dedicato dalla Pallacanestro Cantù in occasione della conferenza stampa che ha chiarito molti dubbi riguardo a punti critici, e fondamentali, per quanto riguarda il prossimo futura della società.

Sia chiaro, è ancora presto per parlare di mercato, e l’intento del vice presidente Andrea Mauri non era fare nomi e cognomi di giocatori o allenatori, e nemmeno dare date di scadenza sul palazzetto, ma chiarire nel modo migliore possibile il lavoro che sta svolgendo la nuova proprietà, perché l’obiettivo è di rendere la pallacanestro canturina sostenibile nel tempo.

“Vogliamo avere una strategia comunicativa di massima trasparenza – ha subito esordito Andrea Mauri – e dare aggiornamenti con il timing giusto; non abbiamo parlato prima perché non avremmo avuto nulla di concreto, ora possiamo parlare a 360 gradi dell’ultimo periodo e delle basi per la prossima stagione”.

Il vice presidente è ben preparato, con un sostanzioso elenco di punti da seguire, composto dalle domande più frequenti che tifosi e addetti ai lavori si pongono in continuazione, ovviamente partendo dal nuovo palazzetto. Come illustrato da Mauri, l’iniziale progetto legato a Gerasimenko era per il solo palazzetto, una nuova arena che sarebbe potuta sorgere in città e di cui Pallacanestro Cantù sarebbe stata la prima “cliente”, in virtù della necessità di avere una nuova casa.

Gerasimenko Mauri“Quando con Gerasimenko sono nati determinati rapporti, abbiamo capito che potevamo portarlo in società – ha raccontato il vice presidente – e così tutto è cambiato in una sola settimana, Pallacanestro Cantù non era più un cliente del nuovo palazzetto, il piano finanziario è mutato, e sono stati fatti degli investimenti sulla squadra per migliorarla. Naturalmente, i primi ad essere critici per i risultati sportivi ottenuti siamo noi stessi”.

Proseguendo la “storia Palazzetto”, la società ha così pensato di intervenire sul Pianella, e per questo i rapporti si sono spostati verso Alessandro Corrado, proprietario della struttura, versandogli un acconto e stabilendo una serie di passaggi dal notaio, perché l’intento non è sprecare soldi ma bensì ottimizzarli, facendo uno studio su quello che è possibile fare sull’area della collina di Cucciago: “I punti critici da risolvere sono i parcheggi e la viabilità – ha specificato Mauri – e il nostro progetto prevede 5.500 posti, e quindi i parcheggi sono imprescindibili. Abbiamo così fatto uno studio sui terreni adiacenti, selezionando quelli più facilmente utilizzabili, mentre per altri ci sono trafile burocratiche con complicanze che non vorremmo avere. Su un terreno abbiamo fatto una valutazione di mercato con conseguente offerta al proprietario – ha continuato Mauri – ma attualmente la somma richiesta è x volte di più rispetto a quanto da noi proposto”.

Desio 1Il lavoro dietro le quinte è quindi parecchio, contemporaneamente si stanno considerando altri terreni, oltre alla viabilità che richiederebbe nuovi marciapiedi e rotonde; inoltre, il progetto non è stato ancora comunicato perché non ha senso avviare un iter burocratico non realizzabile, spendendo quindi inutili somme di denaro. In caso di inizio lavori, comunque, sono già stati presi accordi con Desio, per trasferire stabilmente la squadra canturina nel palazzetto che ospitò le magiche notti di Eurolega: “Ritengo che sarebbe un atto di coraggio andare a Desio – ha spiegato Mauri – e sarebbe utile avere un’arena da 6.000 posti perché, se tutto va come speriamo, l’avremo a Cantù. Iniziare quindi a lavorare avendo in mente una capienza del genere, ci farebbe crescere a livello societario, con gli sponsor e la campagna abbonamenti. Vorremmo decidere entro la prima settimana di giugno”. Se così fosse, tra l’altro, il derby vinto con Varese all’ultima giornata poche settimane fa, potrebbe essere stato l’ultimo incontro di campionato nel vecchio Pianella.

Tutto questo discorso riguardo il palazzetto, si lega con il sostentamento della società, il cui obiettivo è crescere per avere un futuro in cui non si debba dipendere da un mecenate, ma si possa sopravvivere grazie ad un cambiamento a livello commerciale, facendo in modo che sponsor e tifosi siano sempre più coinvolti.

Daniele Della Fiori 2016Dal punto di vista sportivo, invece, nessun nome di allenatori o giocatori è stato fatto, se non quello di Awudu Abass, con Della Fiori che ha confermato la proposta di Cantù per il capitano: “Gli è stata fatta una proposta economicamente più sostanziosa – ha detto il diesse – ed è giusto che sia così perché ha dato più di quanto abbia ricevuto. Non gli mettiamo pressioni, anche perché è impegnato con la Nazionale, ma lo vogliamo al centro del progetto e, se dovesse andare via, immagino lo farà per qualcosa di molto più grande”.

Oltre al capitano, Cantù ha sotto contratto anche Tessitori, Laganà e Wojciechowski (“hanno dimostrato di poterci stare”, ha detto Della Fiori) mentre per i giovani dell’Under 20 si prospetta un futuro in Lega Due, anche se Nwohuocha potrebbe rimanere per continuare la sua crescita.

Nessun nome sull’allenatore, nessun nome sui giocatori, solo l’idea che probabilmente la formula sarà il 3+4+5 con un coach firmato per due stagioni, e l’obiettivo sarà raggiungere i playoff. Entro una decina di giorni, anche meno, verrà rivelato il nome della guida tecnica, che non sarà un cavallo di ritorno, e allora si potrà iniziare a ragionare sul tipo di squadra da assemblare per la stagione 2016/2017, annata che coinciderà con gli 80 anni della Pallacanestro Cantù: "A questo proposito abbiamo intenzione di organizzare più momenti che possano rimanere nel cuore della gente - ha illustrato Andrea Mauri - creando qualcosa di innovativo, con uno spettacolo teatrale in collaborazione con il Teatro San Teodoro e un film/documentario con una forte componente territoriale, oltre ad un logo dedicato e una maglia speciale. Vogliamo far conoscere i tesori di Cantù, come la basilica di Galliano".
Tanto da fare dunque, per il presente e futuro della Pallacanestro Cantù.

Davide Porro

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