KARATE – Matteo Beraldo, il campione italiano cintura verde, si racconta

mercoledì, 28 ottobre 2015

CANTÙ - E' canturino il nuovo campione italiano categoria esordienti di cintura verde. Classe 2002, Matteo Beraldo ha conquistato il titolo amatteo kenbukai.jpg1 inizio ottobre a Modena in occasione del Campionato Italiano J.K.A. dove si è presentato con la squadra della Kenbukai di Cantù.

"Una giornata bellissima, che mai pensavo sarebbe terminata con la mia vittoria" racconta il giovanissimo campione. Un trionfo che arriva come la ciliegina sulla torta dopo tre anni di sacrifici, allenamenti e rinunce. " Muoversi all'interno della Japan karate Association Italia è dura. Vengono premiati il merito e la dedizione e io per raggiungere ogni piccolo traguardo mi sono sempre impegnato - spiega Matteo - . Il Karate infatti è una disciplina che prima di tutto trasmette dei valori da applicare nella vita. Il maestro Carlo Bianchi (direttore tecnico dell’ASD Kembukai di Cantù, ndr) ci insegna come comportarci, quali atteggiamenti tenere durante una gara ma anche nella quotidianità".

matteo kenbukaiConsigli che di certo gli sono stati utili domenica 4 ottobre, quando nel PalaSport di Modena, Matteo ha dovuto affrontare un gara di otto ore. "Spesso le competizioni iniziano la mattina per terminare solo nel tardo pomeriggio. Domenica la gara era divisa in due parti, la prima detta Kata, consisteva in un combattimento figurativo - ricorda Matteo -. La seconda, detta Kumite, è la più difficile perché ti mette faccia a faccia con un altro avversario". Non ha perso la concentrazione e nemmeno la forza fisica. Tant'è che ha vinto ogni singolo Kumite fino ad arrivare al trionfo finale: campione italiano di cintura verde, categoria esordienti.

"Ero emozionato e felice. Per me questa vittoria mi ha ripagato dei tanti, chiamiamoli sacrifici, ma forse non è la parola più adatta". Forse meglio dire sforzi, Matteo infatti si impegna ogni giorno nel far conciliare sport e scuola, frequenta la terza media nelle scuole Anzani. "In vista delle gare mi alleno 8 ore a settimana, altrimenti si scende a cinque. Questo significa che mi devo portare avanti con i compiti per non rimanere indietro - spiega Matteo -. Altre volte invece può capitare di dover saltare la scuola per partecipare a qualche competizione. Una cosa che di certo non mi pesa perché amo praticare karate".

Uno sport che non solo tiene informa ma detta uno stile di vita. "Da quando faccio karate con Bianchi ho imparato a essere più sicuro di me e non solo. Questa disciplina forma il carattere e forse lo migliora, questo non lo so. Ma mi piace - conclude Matteo -, per questo voglio continuare a praticarla". Intanto Matteo campione italiano di cintura verde, in carica per un anno, ora guarda alle nuove sfide.

S.R.

 

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