INQUINAMENTO – Circolo Ilaria Alpi: “Fate funzionare i binari della Como-Lecco”

giovedì, 6 dicembre 2018

COMO/CANTÙ – L’aria di Como e provincia è inquinatissima! Polveri sottili alle stelle! Lo smog uccide! Da anni, decenni, sentiamo questi allarmi, rilanciati anche da noi ambientalisti.

Nei giorni passati si è avuto il superamento, per quasi una settimana, del valore limite del PM10 (polveri sottili) rilevato dalle centraline di Como, Cantù ed Erba.
Eppure non si fa nulla, non si prende alcun provvedimento per risolvere all’origine il problema dell’inquinamento dell’aria.

Al contrario qualcuno approfitta degli allarmi per rilanciare progetti di infrastrutture devastanti, che non farebbero che peggiorare la situazione. Parlo di nuove strade, tangenziali, autostrade, definite come panacea per la soluzione del problema smog. Come se si volesse curare una malattia riproponendo la sua stessa causa!
Paradossalmente i sindaci di Lipomo e Tavernerio hanno richiamato la necessità di prolungare la tangenziale di Como, in quanto la statale che taglia in due i loro paesi è sempre congestionata. E questo avviene dopo che i due comuni negli ultimi decenni hanno riempito le aree limitrofe alla stessa statale con capannoni, supermercati, aree commerciali. Lipomo addirittura pochi mesi fa ha dato il benestare ad un nuovo mega-negozio di elettronica, incastonato tra altre strutture commerciali esistenti che fanno da richiamo del traffico (sia nei feriali che nei festivi). Mi vien da dire: “Chi è causa del suo mal pianga se stesso”; ma il male, in questo caso, lo respiriamo tutti noi!

La soluzione ai problemi dell’inquinamento dell’aria va fatta adottando provvedimenti a medio-lungo termine: in materia di mobilità va sicuramente ridotto il traffico privato su gomma.
A Como le opposizioni consiliari hanno proposto la limitazione del traffico delle auto, soluzione condivisibile, che però deve essere necessariamente accompagnata dallo sviluppo di una rete efficiente di trasporti pubblici, bus e treni.

Tra le direttrici più trafficate vi sono quelle che portano da Erba e da Cantù a Como. Ebbene, una delle soluzioni al congestionamento di queste strade (rispettivamente la Statale 342 e la Canturina) l’abbiamo già più volte proposta: si tratta del nuovo servizio ferroviario che dovrebbe collegare direttamente la stazione di Erba con quella di Como San Giovanni, passando per Cantù. I binari esistono già, si tratterebbe solo di attivare l’apposita linea di treni, fatta di corse frequenti per i pendolari e per i turisti. Invece oggi la ferrovia Como-Lecco (su cui, per la maggior parte, dovrebbero viaggiare i nuovi treni) versa in condizioni disastrose: poche corse, spesso cancellate, vagoni fatiscenti, ritardi!

Le soluzioni per combattere lo smog ci sono, ma la politica deve avere più coraggio: abituare i cittadini a lasciare a casa l’auto e a servirsi del trasporto pubblico.

Roberto Fumagalli
presidente del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”

 

 

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