CANTÙ - La Compagnia Carabinieri di Cantù, attraverso il NOR, le 9 Stazione Carabinieri e la Tenenza di Mariano Comense, sta attuando un’attenta attività preventiva, repressiva ed investigativa, nei confronti degli autori di reati violenti che hanno preoccupato la popolazione e creato allarme sociale. Le attività investigative sono condotte in stretta collaborazione tra il NOR ed i vari Reparti presenti sul territorio, con l’impiego delle tecnologie più avanzate che permettono di risalire, anche dopo molto tempo, ai responsabili dei reati.
In questo ambito, si sono dimostrate molto utili le tecniche di sopralluogo effettuate dal NOR – Aliquota Operativa, che attraverso il repertamento dei campioni biologici ed il successivo invio al RIS di Parma, hanno permesso di risalire a numerosi autori di reati, fino a quel momento rimasti sconosciuti. I campioni biologici contengono il “DNA”, che per fini di identificazione personale rappresenta il più efficace e poderoso strumento in ambito penale per la risoluzione di crimini, soprattutto nei casi, tutt’altro che infrequenti, in cui le indagini di polizia giudiziaria non abbiano consentito di individuare possibili sospettati. In tali circostanze un contributo determinante e spesso risolutivo viene dalla “Banca Dati Nazionale del DNA” e dal Laboratorio Centrale per la Banca Dati Nazionale del DNA. La “Banca Dati Nazionale del DNA” italiana è un archivio elettronico centralizzato di profili genetici che contiene i profili genetici “ignoti”, ottenuti dalle analisi del DNA depositato sulle scene del crimine, ed i profili genetici “noti”, ottenuti dalle analisi del DNA di campioni biologici prelevati da persone fisiche. I profili genetici “ignoti” e "noti", sono tra loro confrontati al fine di individuare eventuali corrispondenze. Il Laboratorio Centrale alimenta in via esclusiva la bdn-dna con profili genetici “noti”, mentre i Reparti Investigazioni Scientifiche (RIS) dei Carabinieri e la Polizia Scientifica, inseriscono in banca dati i profili genetici “ignoti” estrapolati dalle tracce biologiche rilevate sulle scene dei crimini. I profili genetici ottenuti vengono riversati nella banca dati mediante il Sotfware Codis (Combined DNA Index System). Le indagini vengono anche condotte usando il sistema S.A.R.I. (Sistema Automatico di Riconoscimento Immagini). Attraverso l’impiego di questa tecnologia, da un'immagine fotografica di un soggetto ignoto si riesce ad effettuare una ricerca computerizzata nella Banca dati AFIS, e grazie a due algoritmi di riconoscimento facciale, si è in grado di fornire un elenco di immagini ordinate secondo un grado di similarità.
Attraverso questi sistemi investigativi, tradizionali ed avanzati, i militari del NOR-Aliquota Operativa, coadiuvati nelle fasi di cattura dai colleghi della Stazione Carabinieri di Cantù e da quelli della Tenenza di Cesano Maderno, nel corso della notte appena trascorsa hanno eseguito due misure cautelari, emesse dall’Autorità Giudiziaria comasca e da quella dei minori meneghina, nei confronti di un 18enne e di un 15enne.
I due giovani sono accusati di concorso in tentato omicidio aggravato nei confronti di due 21enni, reato che sarebbe stato commesso in seguito ad una violenta lite avvenuta all’esterno di un locale pubblico, in una notte di fine giugno scorso.
In seguito al grave evento, venivano subito avviate le indagini da parte dei militari della Stazione Carabinieri di Cermenate, ed in seguito le attività investigative venivano svolte con successo dai militari dell’Aliquota Operativa, arrivando all’emissione da parte dell’Autorità Giudiziaria di due custodie cautelari, che hanno visto l’accompagnamento del 18enne presso la Casa Circondariale di Monza e la sottoposizione del 15 alla misura cautelare della permanenza in casa.