CANTÙ - La Compagnia Carabinieri di Cantù sta proseguendo la “campagna estiva di controlli rafforzati del territorio” con un impiego medio giornaliero di 100 militari con 40 pattuglie, che effettuano 120 posti di controllo nelle aree più sensibili. Queste attività hanno portato al controllo di circa 1200 persone e 700 mezzi, a tre arresti per reati vari, una misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa a carico di un pregiudicato 49enne ed alla denuncia in stato di libertà di un pregiudicato straniero per i reati di tentata rapina e furto. In particolare i reparti dipendenti hanno ottenuto i seguenti risultati:
Militari della Tenenza di Mariano Comense ricercavano ed eseguivano la sottoposizione alla misura alternativa della detenzione domiciliare di un pregiudicato 52enne, che dovrà scontare una pena di un anno e due mesi circa per dei reati contro il patrimonio e per violazioni del testo unico sugli stupefacenti. Sempre gli stessi militari, ricercavano ed eseguivano una misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa a carico di un pregiudicato 49enne, rintracciato presso un albergo della zona su indicazione della Questura di Como, attraverso un sistema di controllo delle persone alloggiate. Il 49enne, in seguito all’applicazione della misura cautelare non potrà avvicinarsi alla ex moglie, poiché avrebbe commesso nei suoi confronti i reati di lesioni, atti persecutori e “revenge porn”.
Militari Stazione CC Mozzate eseguivano un ordine di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 25enne pregiudicato che si trovava in regime di affidamento in prova e si sarebbe reso responsabile di due episodi di danneggiamento a seguito di incendio. Il provvedimento nasceva da un’articolata attività investigativa condotta dai militari mozzatesi, condotta attraverso l’analisi del traffico dati, la visione delle telecamere di videosorveglianza e contestuale analisi targhe veicoli, l’escussione dei testimoni e delle parti offese.
Militari della Stazione Carabinieri di Cantù ricercavano ed eseguivano un ordine di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 21enne di origini straniere, pregiudicato, poiché a seguito dei controlli veniva trrvato all’esterno dell’abitazione nonostante si trovasse in regime di arresti domiciliari.
Militari della Stazione Carabinieri di Lomazzo a conclusione degli accertamenti, denunciavano in stato di libertà per tentata rapina e furto aggravato un 35enne di origini straniere, pregiudicato, poiché in una zona boschiva del Comune di Cirimido, avrebbe prima tentato di rapinare un 24enne e subito dopo gli avrebbe asportato dall’auto il portafoglio con i documenti e del denaro. L’attività investigativa, condotta attraverso l’analisi dei sistemi di videosorveglianza, l’escussione dei testimoni e della parte offesa, permetteva di identificare il 35enne.
Nel corso dei prossimi giorni i controlli verranno ripetuti con la medesima intensità, con personale in divisa ed in borghese.
