CANTÙ - La Compagnia Carabinieri di Cantù sta proseguendo la “campagna straordinaria di controlli rafforzati del territorio” con un impiego medio giornaliero di 100 militari con 30 pattuglie, che effettuano 120 posti di controllo nelle aree più sensibili. Queste attività hanno portato ad effettuare 600 posti di controllo, dove sono state controllate 780 persone e 520 veicoli, inoltre sono state arrestate due persone e denunciate altre quattro per reati vari.
Militari della Stazione Carabinieri di Fino Mornasco, nell’ambito del piano di ricerca e cattura di soggetti destinatari di misure di restrizione hanno arrestato in esecuzione ad un’ordinanza, un 47enne pluripregiudicato, che dovrà scontare una pena rimanente di più di due mesi di reclusione.
Militari del NOR - Aliquota Radiomobile hanno eseguito un’ordinanza, arrestando una donna 29enne, pregiudicata, poiché nonostante fosse sottoposta alla misura alternativa dell'affidamento in prova terapeutico presso una comunità, violava la disposizione allontanandosi arbitrariamente dalla struttura.
Militari della Tenenza di Mariano Comense al termine degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà per furto aggravato un albanese 31enne pregiudicato. L’attività investigativa dei militari marianesi iniziava il 21 febbraio 2014, quando alle 3:30 del mattino, presso un esercizio commerciale di Mariano veniva consumato un furto aggravato, infrangendo una delle vetrate. I militari intervenuti repertavano delle tracce ematiche che venivano trasmesse al RIS di Parma per l’estrapolazione del profilo genetico, rimasto ignoto fino allo scorso 20 febbraio 2024, momento in cui le analisi assumevano riscontro positivo con il DNA dell'indagato, arrestato per un furto e quindi sottoposto al prelievo del dna.
I campioni biologici contengono il “DNA”, che per fini di identificazione personale rappresentano il più efficace e poderoso strumento in ambito penale per la risoluzione di crimini, soprattutto nei casi, tutt’altro che infrequenti, in cui le indagini di polizia giudiziaria non abbiano consentito di individuare possibili sospettati. In tali circostanze un contributo determinante e spesso risolutivo viene dalla “Banca Dati Nazionale del DNA” e dal Laboratorio Centrale per la Banca Dati Nazionale del DNA.La “Banca Dati Nazionale del DNA” italiana è un archivio elettronico centralizzato di profili genetici che contiene i profili genetici “ignoti”, ottenuti dalle analisi del DNA depositato sulle scene del crimine, ed i profili genetici “noti”, ottenuti dalle analisi del DNA di campioni biologici prelevati da persone fisiche. I profili genetici “ignoti” e "noti", sono tra loro confrontati al fine di individuare eventuali corrispondenze. Il Laboratorio Centrale alimenta in via esclusiva la bdn-dna con profili genetici “noti”, mentre i Reparti Investigazioni Scientifiche (RIS) dei Carabinieri e la Polizia Scientifica, inseriscono in banca dati i profili genetici “ignoti” estrapolati dalle tracce biologiche rilevate sulle scene dei crimini. I profili genetici ottenuti vengono riversati nella banca dati mediante il Sotfware Codis (Combined DNA Index System).
Militari del NOR - Aliquota Radiomobile, a conclusione accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà per interruzione di pubblico servizio due minorenni stranieri ed un italiano di origini straniere. I militari del Pronto Intervento, con i colleghi della Stazione Carabinieri di Fino Mornasco e gli agenti della Polizia Locale di Cantù, sono intervenuti ieri mattina alle ore 11:30 a Cantù, presso la Stazione Ferroviaria di Cantù-Asnago, dove si era fermato il treno diretto a Rho proveniente da Como, poiché il capotreno aveva segnalato la presenza dei tre ragazzi che stavano minacciando i passeggeri presenti all’interno carrozza, causando un ritardo del treno di oltre 50 minuti. I tre ragazzi venivano accompagnati presso il Comando Compagnia di Cantù per essere identificati, i minori venivano affidati ai familiari ed il maggiorenne, regolare con i documenti, veniva rilasciato.
Nel corso dei prossimi giorni i controlli verranno ripetuti con la medesima intensità, con personale in divisa ed in borghese.