CRONACA – 24ore “ad alto impatto” contro spaccio, prostituzione e reati vari

sabato, 24 febbraio 2018

CANTÙ - Dalle prime ore di venerdì e fino all'alba odierna maxi dispiegamento di militari nel territorio canturino per un servizio definito "ad alto impatto", ovvero con operazioni di controllo su ampio raggio e rivolti a più tipologie di reato.

Nello specifico il servizio coordinato dal comando provinciale di Como ha visto la compagnia carabinieri di Cantù, supportata dai colleghi di Como e Menaggio e dal nucleo cinofili di Casatenovo (LC), impiegare il massimo delle energie in un delicato servizio di prevenzione e repressione dispiegando un elevato numero di risorse sui territori di Cantù, Appiano Gentile, Lurago Marinone, Fenegrò, Lomazzo, Cadorago, Bregnano, Cermenate, Carimate, Novedrate, Mariano Comense, Arosio, Turate. Il tutto ha permesso di monitorare il fenomeno dello sfruttamento della prostituzione, denunciare due persone per spaccio, segnalare sette cittadini alla prefettura, accompagnare in carcere un uomo per maltrattamenti in famiglia, effettuare varie denunce per reati contro il patrimonio, controllare capillarmente gli automobilisti e ritirare due patenti per guida in stato di ebbrezza.

Di assoluto rilievo il servizio di monitoraggio della prostituzione su strada. Il fenomeno è sempre costantemente monitorato, come testimoniato dai servizi svolti sul territorio, ultimo dei quali quello approntato ed eseguito nel corso delle giornate di ieri ed oggi. Per tutta la serata e fino a tarda notte infatti i militari hanno setacciato il tratto della SP32 Novedratese che va da Arosio a Lurago Marinone, controllando oltre 25 prostitute, ottenendo importanti risultati in termini operativi e presidiando, in un’ottica di prevenzione, tutto il territorio interessato. Modalità operative improntate all’assoluta visibilità così da poter contemperare sia finalità di natura preventiva sia repressiva.

Nel corso del servizio sono stati effettuati innumerevoli posti di controllo, identificando oltre 180 persone ed elevando 2 infrazioni per guida in stato di ebbrezza alcolica a carico di un cittadino italiano e di un domenicano, ai quali sono state ritirate immediatamente le rispettive patenti di guida.

Predisposto poi un apposito servizio volto al monitoraggio e alla repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti nell’area boschiva del “Parco Pineta” di Appiano Gentile (bosco del Rugurè), che ha portato al rinvenimento di oltre 200 grammi di hashish a carico di ignoti, nonché smantellato due accampamenti allestiti in maniera abusiva e improvvisata all’interno della boscaglia, luoghi utilizzati per accogliere numerosi clienti tossicodipendenti. Sempre in relazione alle aree boschive, i militari dell’Arma hanno denunciato, per inosservanza del provvedimento dell’autorità di pubblica sicurezza, C.E., comasca classe 1995, controllata nella zona boschiva di Cadorago (frazione Caslino al Piano) sebbene fosse destinataria di un foglio di via obbligatorio della durata di 3 anni con divieto di rientrare nel comune di Cadorago.

Non solo spaccio nelle zone boschive, ma anche nelle aree urbane. Nel comune di Cantù è stato denunciato in stato di libertà P.F., classe 1987, di Cantù, trovato in possesso di oltre 130 grammi di hashish e marjuana. Nello stesso contesto sono stati segnalati 7 assuntori perché in possesso di sostanza stupefacente (cocaina, hashish e marjuana) per uso personale. Nel Comune di Appiano Gentile, denunciato C.L., di Brunate, classe 1999, trovato in possesso di due piante di canapa indiana dell’altezza di 90e 17 centimetri, custodite in un sottoscala e rivestite con carta alluminio.

E poi denunce per vari reati predatori commessi: P.G., di Lurago Marinone, classe 1989, per il reato di ricettazione perché trovato in possesso di un velocipede noleggiato e privo del dispositivo di blocco perché tranciato; C.A., comasca classe 1990, autrice di un furto di cellulare e di una fotocamera sottratti ad un esercizio commerciale di Fino Mornasco; B.S., canturino classe 1977, trovato in possesso di un coltello con lama ricurva, responsabile di porto d’armi od oggetti atti ad offendere.

Eseguito, infine, un ordine di carcerazione nei confronti di A.B., originario di Reggio Calabria, classe 1976, per il reato di maltrattamenti in famiglia (fatti commessi tra il 2011 e il 2012), dovendo espiare la pena di anni 2 e mesi 3 di reclusione.

REDCN

 

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