COVID – Vicesindaco Molteni: “Regole di buon senso, fatale un lockdown”

mercoledì, 14 ottobre 2020

CANTÙ - Il nuovo Dpcm ha tratteggiato la condotta da seguire per il prossimo mese ma soprattutto ha evidenziato un dato importante: la curva dei contagi sta risalendo e bisogna cercare di contenerla. La limitazione delle proprie libertà comporta indubbiamente dei sacrifici ma la posta in gioco è alta come sottolinea Giuseppe Molteni, vicesindaco di Cantù.

Vicesindaco, i contagi hanno ripreso a salire.

I dati parlano di un aumento dei contagi e molti coinvolgono anche i giovani. Questo deve allertarci perché se è vero che, in molti casi, i giovani rispondono meglio al virus è anche importante sottolineare che possono entrare in contatto con soggetti fragili, a rischio. Questi ultimi, poi, non devono abbassare la guardia ma continuare a prestare la massima attenzione.  In questo momento storico bisogna agire con responsabilità, seguire i protocolli di sicurezza e usare il buon senso.

La mancanza di buon senso cosa potrebbe comportare?

Conseguenze nefaste. Questo virus ha tolto la vita a tante, troppe persone devastando l'anima di coloro che non hanno potuto nemmeno salutare i loro cari: non possiamo assolutamente permettere che questa tragedia si ripresenti e non possiamo nemmeno permetterci un altro lockdown che distruggerebbe, definitivamente, la nostra economia. Il rischio comprende la salute di tutti e la perdita di attività economiche con tutti i posti di lavoro ad esse connessi.

Che appello sente di fare ai cittadini?

Mi appello al buon senso. Comprendo perfettamente che la limitazione delle proprie libertà sia difficile da accettare ma dobbiamo agire in un'ottica di comunità e seguire i protocolli di sicurezza che comportano regole semplici: distanziamento, mascherina, lavare spesso le mani ed evitare assembramenti. Possiamo certamente avere una vita sociale e frequentare bar e ristoranti ma dobbiamo farlo proteggendoci, perché il nemico non è ancora stato debellato. Bisogna comprendere che è necessario evitare tutte quelle situazioni di contatto che possono innescare focolai.

I Comuni, le forze dell'ordine e tutte le istituzioni stanno chiedendo questi sacrifici per poter salvaguardare la salute di tutti e la nostra economia. Agire in un'ottica di comunità significa dare il proprio contributo di responsabilità evitando le azioni che possono danneggiare gli altri. Solo remando tutti nella stessa direzione potremo sconfiggere questo virus, i canturini hanno fatto tanto in questi mesi e sono certo che non si tireranno indietro neanche in questa occasione.

S.D.D. 

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