COMUNE – I dolori del giovane Metrangolo in Consiglio. Il video

venerdì, 4 maggio 2018

CANTÙ - Dando una scorsa all’ordine del giorno dell’ultimo consiglio comunale di Cantù, andato in scena nelle scorse ore, chiunque si sarebbe aspettato una seduta breve e tranquilla, caratterizzata da qualche spiegazione di natura tecnica sul rendiconto della gestione finanziaria del 2017 – il tema principale della serata – e dall’enunciazione di qualche dato sulle spese sostenute dal Comune o dai singoli assessorati. Ma chi ha assistito al consiglio – protrattosi per più di quattro ore – è stato testimone di un feroce scontro tra il deputato Nicola Molteni, eccezionalmente presente tra i banchi della maggioranza, e l’ex candidato sindaco Francesco Pavesi, tra l’assessore Antonio Metrangolo e diversi consiglieri, alcuni dei quali appartenenti alla sua stessa coalizione.

Per Antonio Metrangolo, il potente (e ineffabile) assessore alla Sicurezza del Comune di Cantù, le avvisaglie di una serata complicata avevano già iniziato a manifestarsi nel corso della prima metà del consiglio, quando l’azzurro Andrea Lapenna (suo alleato in maggioranza ed ex assessore alla Sicurezza) aveva iniziato a domandargli informazioni e chiarimenti sul distaccamento di vigili di Vighizzolo, il Security Point, un progetto annunciato più volte ma non ancora realizzato.

Dopo aver lasciato intendere che il Security Point non è di competenza dell’assessorato alla Sicurezza, l’assessore Metrangolo ha perso completamente le staffe, e ha iniziato a inveire contro chiunque. In primis contro il povero Lapenna, al quale ha suggerito di rivolgere le sue domande ai giusti assessorati - “fai il bravo!” - poi contro il consigliere indipendente Alberto Novati (al quale ha dato del “comunista”) e contro metà del gruppo di opposizione Lavori in Corso, in particolare contro Francesco Pavesi e Giacomo Bargna, al quale ha soavemente intimato di non raccontare storie (Metrangolo ha utilizzato un’espressione diversa, ma non la riportiamo per decenza).

Per chi non lo conoscesse, Antonio Metrangolo è il neo-assessore alla sicurezza di Cantù, una sorta di sceriffo plenipotenziario con autorità pressoché assoluta sul comando dei vigili di via Vittorio Veneto e sulle persone che lavorano al suo interno. Lo si riconosce dal cappottino d’ordinanza (quasi sempre scuro), dalla totale assenza di baffi e dal piglio deciso, da vero duro. Dopo la sua nomina ad assessore, in effetti, Metrangolo ha operato un’ambiziosa riorganizzazione del comando di Polizia Locale, aumentando i pattugliamenti, le ore di servizio e l’efficacia degli interventi.

Il tema della sicurezza ha tenuto banco per buona parte del consiglio, e nonostante i numeri enunciati dall’assessore – i 90mila euro spesi per il rinnovo del parco vetture, il ripristino dell’80% della segnaletica orizzontale o l’installazione di 10 impianti di segnalazione luminosa -, alcuni consiglieri hanno espresso alcuni dubbi sulla reale efficacia degli interventi, asserendo che in materia di sicurezza, fino a questo momento, “non si sarebbe fatto nulla”.

Lo scontro più feroce è avvenuto a circa tre ore dall’inizio del consiglio, quando il consigliere Francesco Pavesi, rispondendo direttamente a Nicola Molteni – che aveva precedentemente parlato di sicurezza locale e nazionale – ha espresso le proprie perplessità sulla manutenzione della caserma di via Manzoni e sulle sue effettive ripercussioni sulla sicurezza.

“La manutenzione della caserma garantirà più sicurezza per la città?”, si domanda Francesco Pavesi, quasi immediatamente interrotto dalle repliche stizzite di Nicola Molteni. A quel punto, richiedendo costantemente l’intervento del presidente del Consiglio a causa delle continue interruzioni, l’atmosfera dell’aula è divenuta rovente, e la tensione si è diffusa tra la maggior parte dei consiglieri e addirittura tra i cittadini che assistevano alla seduta, alcuni dei quali hanno abbandonato la sala.

Sicurezza a parte, il tema centrale della seduta è stato il rendiconto finanziario del 2017, approvato con la maggioranza dei voti dopo circa tre ore dall’inizio del consiglio. Secondo Edgardo Arosio, sindaco di Cantù, “il Comune è virtuoso, e non avrà nessun problema finanziario”. Il sindaco ha fornito i dati sul bilancio – più di 9 milioni di avanzo, di cui più di un milione vincolati e 228mila per gli investimenti – annunciando di aver iniziato ad applicare l’avanzo della gestione precedente sin dal luglio del 2017, con massicci investimenti nei lavori pubblici (200mila euro) e nella manutenzione di scuole ed uffici comunali.

Dopo l’intervento di Arosio, i singoli assessori hanno illustrato le spese sostenute dai loro dipartimenti e i progetti attualmente in elaborazione, alcuni dei quali vedranno la luce nei prossimi mesi. Tra i principali, oltre all’allestimento del Security Point di Vighizzolo – “sarà pronto tra due settimane” – vale la pena menzionare la riapertura del ponte di via Gandhi, sollecitata da numerosi cittadini, e la realizzazione di un nuovo parchetto nella frazione di Fecchio, in via Virgilio. Gli altri punti all’ordine del giorno – tra i quali la revisione del compenso dei revisori e l’integrazione delle funzioni di interesse pubblico dell’area comunale di via San Giuseppe – sono stati approvati dalla maggior parte dei consiglieri presenti.

R. I. 

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