CANTÙ- Chiesa di san Paolo, l’appello per la ristrutturazione del tetto

lunedì, 11 giugno 2018

CANTÙ - "La necessità è impellente e l'intervento non più differibile. Proprio per questo occorre sostenerlo in modo adeguato anche dal punto di vista economico". È un messaggio forte e chiaro quello che l'ultima assemblea parrocchiale ha rivolto alla comunità per la ristrutturazione del tetto della chiesa di san Paolo. Che il suo dovere lo fa eccome e da anni ma accusa, inevitabilmente, i segni dei tempi. Il messaggio non si presta a fraintendimenti e scorre sulle righe di una lettera aperta: la chiesa è patrimonio di tutta la comunità e sarebbe quindi cosa buona e giusta che tutta la comunità contribuisse al suo sostentamento. Ciascuno come può. Ma tutti.

Tra le modalità di partecipazione suggerite dalla lettera figura, in apertura, "raddoppiare l'offerta alla messa settimanale, constatato che mediamente l'offerta è di 1 euro si potrebbe portarla a 2 euro". Secondo punto evidenziato dalla lettera, "una particolare attenzione anche ai bisogni della parrocchia in occasione di speciali ricorrenze come matrimoni, battesimi e funerali". La parrocchia chiede inoltre ai fedeli di poter sottoscrivere un impegno economico di almeno dodici mesi a fondo perduto "al fine di poter aprire il cantiere in tempi brevi". L'obiettivo è di raggiungere entro poche settimane un importo pari ad almeno 100mila euro. La parrocchia intende inoltre aprire un conto corrente "che prevede – dice la lettera – fino a una certa cifra, il raddoppio da parte della banca stessa di quanto versato dai parrocchiani". Insomma, la storica parrocchia canturina bussa alla porta del cuore dei fedeli e del loro portafogli per una nobile causa. Ovvero il rafforzamento di un tetto che è parte integrante e fedele custode di un edificio cultuale nel quale scorre parte delle piccole grandi storie della città.

C. Co.

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