CERMENATE - La passata stagione è stata una scommessa, da quest'anno il calcio a5 a Cermenate diventa una certezza grazie a un progetto strutturale, importante ed ambizioso.
I cermenatesi hanno dunque una possibilità in più; una disciplina sportiva nuova per il paese. È nato ufficialmente il nuovo ciclo della Virtus Cermenate c5 targato Abbate, Checola, Grassi e Ruffinengo. Tante le novità ma anche le certezze, tra cui sicuramente, la voglia di continuare a vincere.
Il progetto del calcio a5 è ritenuto strategico per questo gli impegni sono addirittura quadruplicati: non solo la Figc, con il doppio impegno della serie D e della coppa Lombardia, ma anche il campionato Csi e quello Sportland.
Per competere su tutti i fronti è stata allestita una rosa, sulla carta di assoluto valore, con i portieri Marco Mocchetti e Oleg Khandashchuk, gli ultimi Ludovico Ruffinengo e Fatjon Gjikola, i laterali Michael Vella, Pietro Bottone, Mirko Abbate (capitano), Gabriele Grassi e Elfjor Jahori e le boe Luca Checola ed Ermal Beqiri. Lo staff tecnico è composto dal mister Andrea Borghi, Massimo Gaviati, preparatore atletico e responsabili dei portieri, Giovanni Checola e Felice Checola, nei ruoli di dirigenti.
I ragazzi giocatori si sono ritrovati martedì 23 agosto per iniziare la preparazione in vista della nuova stagione che prenderà il via ufficialmente giovedì 29 settembre; sarà un esordio molto ostico a Sirtori, in casa dell'ambiziosissima JL Futsal. L'obiettivo, neanche troppo nascosto, è quello di lottare per vincere in tutte e quattro le competizioni, dando evidentemente priorità al campionato di serie D e alla coppa di categoria.
"Siamo stati inseriti nel girone B, sulla carta molto ostico, con squadre dell'alto comasco e della provincia di Lecco. Sarà una competizione impegnativa; i nostri avversari sono di primissimo livello ma noi, senza sottovalutare nessuno, ci concentreremo solamente sulla nostra preparazione e sulle nostre qualità più che sulle caratteristiche dei nostri avversari", questo il commento del capitano Mirko Abbate.
Anche il mister Andrea Borghi non si nasconde e ammette: "Abbiamo allestito una squadra importante per la categoria, strutturato lo staff tecnico, grande mancanza della scorsa stagione, e consolidato un gruppo già forte anche fuori dal campo, un elemento che alla lunga farà la differenza. Detto questo, vincere è sempre difficile, e sbaglia chi pensa che la serie D sia un campionato semplice e di basso livello. Negli anni le strutture societarie, il tasso tecnico dei giocatori e le competenze dei mister sono aumentate notevolmente e oggi vediamo campionati regionali di assoluto livello. Se vogliamo vincere, come vogliamo, prima di tutto sarà fondamentale continuare ad essere un gruppo unito fuori dal campo. Se saremo bravi a fare questo, allora ci divertiremo".